Pace: incontro Sant’Egidio a Berlino. Card. Zuppi alla preghiera ecumenica, “audace è chi semina la pace dove c’è divisione e violenza”

“Audace è l’umile operatore di pace, che la semina dove c’è la divisione, ignoranza, violenza. Audace è chi non si arrende alla guerra e lava i piedi a quelli che nessuno ama, a quelli che misteriosamente non hanno nulla di attraente in nessun senso agli occhi di nessuno, ai tanti feriti dal male. Senza chiedere nulla”. Lo ha detto il card. Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Conferenza episcopale italiana, intervenendo questo pomeriggio a Berlino con una meditazione alla preghiera ecumenica per la pace con tutti i partecipanti delle Chiese cristiane all’incontro internazionale. “Quando inizia questo tempo di pace, che sembra un sogno impossibile per un mondo attraversato dalla pandemia della guerra, che accetta siano svuotati i granai e riempiti gli arsenali che lo distruggono?”, ha chiesto il cardinale inviato da Papa Francesco per una missione di pace a Kiev, Mosca, Washington e Pechino. “Quando arriva questo tempo per chi combatte in una trincea ucraina o nella dimenticata Siria, per chi è abbandonato nella disperazione del deserto senza vie e senza acqua o nell’immensità del mare esposto alla forza delle acque solo nella sua angoscia?”. “Siamo profeti di pace che spezzano le lance dei pregiudizi”, ha detto Zuppi. “Non ci esercitiamo nell’arte della guerra, del coltivare l’odio, di rispondere al male con il male, dell’umiliazione e del possesso del prossimo perché non sappiamo amare”. “Impariamo l’arte della vita, l’arte di Dio” che è “amarci gli uni gli altri, conoscere e riconoscere la bellezza di ciascuno, il dono che siamo gli uni per gli altri. È l’arte che non si smette di imparare, che dà la vita e rende piena quella di ognuno. È vero: la guerra è un incendio terribile, che non rispetta nessuno, ma un cuore in pace può spegnerlo e fare crescere la pace”.

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