Dialogo: La Russa a Emergenza Sorrisi, “prima e fondante forma di collaborazione”. Cirielli, “le religioni formidabili forze di mobilitazione di persone e comunità”

“Il dialogo è certamente la prima e fondante forma di collaborazione, nella consapevolezza che solo facendosi carico delle idee e delle esigenze degli altri si possono costruire ponti e avviare processi di partenariato. Un’esigenza ancor più sentita nei tanti Paesi dove guerre, crisi politiche, difficoltà alimentari, criminalità diffusa e arretratezza economica rischiano di causare conseguenze molto gravi sulla salute dei bambini, degli indifesi e dei più fragili”: è quanto si legge nel messaggio che il presidente del Senato, Ignazio La Russa, ha inviato in occasione del convegno “Un’unica fede nella missione. Dialogo interreligioso sull’aiuto al prossimo” promosso oggi da Emergenza Sorrisi a Roma, presso la sala capitolare presso il chiostro del convento di Santa Maria Sopra Minerva.
“Il dialogo tra rappresentanti di religioni diverse è indispensabile per superare la scarsa conoscenza e la diffidenza reciproca che sono, purtroppo, all’origine di discriminazioni e fenomeni di marginalizzazione. Per essere efficace il dialogo interreligioso deve svilupparsi non solo tra i vertici ma deve coinvolgere anche le singole persone, ponendo alla base lo spirito di fraternità umana che ispira il Documento di Abu Dhabi, firmato da Papa Francesco e dal grande imam di Al Azhar nel 2019″, osserva  il vice ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, Edmondo Cirielli, in un messaggio inviato in occasione del convegno. “Le religioni – aggiunge – costituiscono formidabili forze di mobilitazione di persone e comunità. Se questa forza viene orientata verso obiettivi positivi, questa azione comune permette di realizzare con maggiore efficacia il bene comune, contribuendo all’emancipazione della persona umana e allo sviluppo di società prospere e coese. Quando, viceversa, il sentimento religioso viene strumentalizzato e diventa ostaggio di visioni radicali e violente, le tensioni si acuiscono e la coesione sociale viene messa seriamente in pericolo”.

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