Giovanni Paolo II: Roma, il 5 giugno la presentazione del libro con le “note personali” di Joaquin Navarro Valls

Verrà presentato lunedì prossimo, 5 giugno, a Roma (ore 17, Aula Magna della Pontificia Università della Santa Croce, Piazza di Sant’Apollinare, 49) il libro “I miei anni con Giovanni Paolo II – Note personali di Joaquín Navarro-Valls”, per oltre vent’anni direttore della sala stampa vaticana al tempo di Wojtyla e già professore visitante della Facoltà di Comunicazione della Santa Croce. Alla tavola rotonda, moderata da Valentina Alazraki, oltre a Diego Contreras, curatore del volume, parteciperanno Giovanni Grasso, portavoce del Presidente della Repubblica; p. Federico Lombardi, presidente della Fondazione Joseph Ratzinger; Lina Petri, della Fondazione vaticana Giovanni Paolo I; Francesco Rutelli, Presidente di Anica e già sindaco di Roma. Per quasi un quarto di secolo Navarro-Valls, come portavoce di Giovanni Paolo II, ha avuto accesso diretto al pontefice. Lo ha accompagnato negli innumerevoli viaggi apostolici così come nelle vacanze estive in montagna, e ha potuto vivere da vicino eventi che hanno segnato la nostra storia recente, dalla prima delegazione vaticana nella Mosca sovietica all’incontro con Gorbačëv in Santa Sede, ai preparativi per la visita del Papa nella Cuba di Fidel Castro. Nel quarantacinquesimo anniversario dell’elezione di Giovanni Paolo II, il libro raccoglie gli appunti personali che “il Portavoce” prese durante quegli anni. Pagine che, scritte sotto forma di diario e pubblicate per volere dell’autore dopo la sua scomparsa, “offrono non solo un interessante spaccato del dietro le quinte del lavoro della Santa Sede, ma svelano alcuni dei grandi problemi dell’umanità che tanto preoccupavano il Santo Padre e, soprattutto, forniscono dettagli preziosi della sua vita quotidiana”, si legge nella presentazione del volume: “I ricordi di Navarro-Valls mostrano il lato più umano e illuminano ancora una volta la straordinaria capacità comunicativa grazie alla quale Giovanni Paolo II esercitava il proprio ministero. E al tempo stesso restituiscono il rapporto professionale e fraterno che li ha uniti, una speciale relazione, fatta di fiducia, ironia e affetto sincero”.

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