Abusi: pellegrinaggio in bici da Monaco a Roma, nel pomeriggio tappa a Bolzano. Incontro con il card. Marx e mons. Muser

(Foto: diocesi di Bolzano-Bressanone)

Hanno fatto tappa nel pomeriggio di oggi, lunedì 8 maggio, a Bolzano i partecipanti al pellegrinaggio in bicicletta da Monaco a Roma per sensibilizzare verso un cambio di marcia nel rapporto con le vittime di abusi. Il gruppo, formato da una quindicina di vittime di abusi nella Chiesa e da accompagnatori solidali, è partito sabato 6 maggio da Monaco per un pellegrinaggio sulle due ruote – con il motto “Siamo in cammino! Chiesa, ti unisci a noi?” – che in 11 giorni porterà i partecipanti a Roma. Mercoledì 17, nell’udienza in Vaticano, consegneranno un messaggio a Papa Francesco.
Oggi era in programma la tappa Brennero-Bolzano: i ciclisti sono arrivati nel pomeriggio nel Centro pastorale in piazza Duomo, accolti dal vescovo di Bolzano-Bressanone, mons. Ivo Muser, e dal card. Reinhard Marx, arcivescovo di Monaco. Erano presenti anche il sindaco di Bolzano, Renzo Caramaschi, il vice Luis Walcher e la Garante per l’infanzia e l’adolescenza, Daniela Höller.
Nell’incontro a Bolzano i partecipanti hanno illustrato le finalità del pellegrinaggio, organizzato dal Consiglio consultivo delle vittime di abuso dell’arcidiocesi di Monaco-Frisinga. “Vogliamo affrontare il problema dell’abuso sessuale in ambito ecclesiale – hanno sottolineato i partecipanti – trasmettendo una nuova consapevolezza nel contrastare questa piaga e avviando un percorso di cambiamento nel modo di relazionarsi con le persone colpite. Vogliamo prendere in parola Papa Francesco su come la Chiesa dovrebbe affrontare gli abusi”.
Rivolto ai partecipanti, mons. Muser ha ribadito l’importanza di condividere il loro messaggio: “Con questo pellegrinaggio date un esempio coraggioso e radicale. Il vostro motto ci pone una domanda urgente, come Chiesa e come società siamo chiamati a unirci a coloro che alzano il grido per la sofferenza subita, per farci svegliare e provocare. La vostra sosta qui a Bolzano è per noi un impulso a rafforzare la nostra responsabilità e l’impegno per mettere le vittime di abusi al centro della nostra attenzione e a fare tutto il possibile per prevenire ogni forma di violenza su minori e su persone vulnerabili.” Il vescovo ha detto di augurarsi da ciascuno “un preciso cambio di mentalità: non volgere lo sguardo da un’altra parte, ma ascoltare le vittime e le loro esperienze, esprimere concretamente la nostra solidarietà”.
Il card. Marx ha ringraziato i pellegrini “per un’iniziativa che spinge le persone ad incontrarsi, che in modo trasversale vuole sensibilizzare la Chiesa e la società. Come Chiesa abbiamo fallito, ha rimarcato il porporato, “ora dobbiamo metterci in cammino: un cammino faticoso, doloroso e non facile, ma che va fatto”. Il card. Marx ha ribadito l’esigenza di una nuova attenzione alle vittime nel rapporto personale, la necessità di vigilare, prevenire ed elaborare. “Continuate a pungolarci – ha detto rivolto ai pellegrini – perché senza il vostro impegno che non demorde non saremmo arrivati fino a qui”.
In 10 giorni i ciclisti percorrono circa 700 km (70 al giorno), per un totale di 500 ore in bicicletta. Domani il gruppo riprende a pedalare nella tappa di 90 km da Bolzano a Rovereto. Tra le prossime tappe fino a Roma: Verona, Pesaro, Assisi. L’iniziativa è sostenuta anche dal Servizio per la tutela dei minori e delle persone vulnerabili della diocesi di Bolzano-Bressanone. Ulteriori informazioni sul pellegrinaggio in bicicletta Monaco-Roma sono pubblicate su www.wir-brechen-auf.de.

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