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Parlamento Ue: deportazione bambini ucraini in Russia, Putin “criminale di guerra”. Impegno per il ritorno nelle rispettive famiglie

(Strasburgo) Vladimir Putin si è macchiato di un crimine contro l’umanità, ordinando la deportazione di bambini ucraini in Russia. Questa l’accusa emersa nelle scorse settimane e più volte ribadita nel corso di un dibattito tenutosi oggi al Parlamento europeo. Sull’argomento si è espressa la vice presidente della Commissione europea, Vera Jourova, seguita da una serie di preoccupati e indignati interventi degli eurodeputati. “La Corte penale internazionale ha definito crimini di guerra gli atti di deportazione forzata e trasferimento di bambini ucraini come base per i primi mandati di arresto dall’inizio dell’invasione russa”, ha affermato Jourova. I mandati d’arresto emessi dalla Corte “includono i reati per la deportazione di centinaia di bambini prelevati da orfanotrofi e case di cura. In molti casi sarebbe seguita l’adozione di questi bambini da parte di famiglie russe”, confermando la volontà di “allontanare definitivamente i bambini dal proprio Paese”. Commissione Ue e Polonia, ha aggiunto la commissaria, stanno attuando un’azione intesa a far tornare i bambini ucraini deportati nelle loro famiglie. Jourova ha parlato di indagini in corso e di una probabile conferenza internazionale che faccia pressione sulla Russia per rimediare a questo crimine. “Siamo impegnati con ogni forza per garantire che i responsabili dei crimini di deportazione forzata o trasferimento di bambini ucraini siano ritenuti responsabili e che i bambini ucraini tornino alle loro case”.

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