Politica: De Palo (Forum), “il Governo non sprechi l’occasione di varare una riforma fiscale che consideri la composizione familiare”

Tra i risultati raggiunti in otto anni di presidenza del Forum nazionale delle associazioni familiari, oggi pomeriggio Gigi De palo, nel suo discorso a conclusione del suo doppio mandato da presidente, durante l’Assemblea in corso a Roma, non poteva non citare l’assegno unico universale. “Il nostro ruolo è stato determinante non tanto per l’elaborazione della misura, quanto per aver fatto capire che su alcuni temi in questo Paese si può fare squadra. Il nostro ruolo è stato quello di fare da garanti con le varie forza politiche affinché venisse votato all’unanimità. Adesso chiaramente c’è da migliorarlo, ma la cartina di tornasole che sia stata una riforma impattante nel Paese la tocco con mano ogni giorno perché girando con il motorino le mamme e i papà mi fermano e mi ringraziano ai semafori raccontandomi di quanto prendevano prima e di quanto prendono ora grazie all’assegno”. Poi la richiesta ai vari ministri presenti in sala e al mondo della politica “di lavorare sin da subito affinché vengano messe le risorse necessarie nella prossima legge di bilancio per dare un segnale forte. Noè costruiva l’arca quando c’era il sole. Non arriviamo a novembre per pianificare le risorse da inserire in questa voce di bilancio. Altrimenti faccio una triste previsione, non le troveremo”.
E a proposito della riforma fiscale, ha aggiunto: “In Italia lo abbiamo detto più volte oggi c’è una discriminazione fiscale delle famiglie. Accanto all’assegno unico occorre pensare una nuova politica fiscale che abbia al centro e riconosca il ruolo determinante della famiglia, prendendo in considerazione anzitutto una variabile fondamentale come la numerosità del nucleo familiare. Al Governo dico: non ascoltate solo i sindacati. Il Paese è un filino più complesso di quello che era negli anni sessanta. Lavoratori dipendenti, disoccupati, partite iva, pensionati… nelle loro grandi differenze hanno un unico denominatore: la famiglia. Aiutiamo le famiglie e automaticamente aiuteremo tutti i lavoratori”. Il presidente uscente del Forum ha precisato: “Noi ce la siamo letta tutta la legge delega e una domanda sorge spontanea: ma la famiglia? È infarcita di paragrafi dettati per salvaguardare interessi di micro lobby tipo gli istituiti professionali, mentre sul tema famiglia c’è solo un timido passaggio che parla esplicitamente di revisione dell’Irpef”. E ancora: “Che fine ha fatto il Quoziente familiare? Che fine ha fatto la progressività? Questo Governo per la prima volta ha la possibilità di fare la storia, di varare una riforma fiscale che consideri la composizione familiare, non sprechi questa occasione. Non si riuscirà a fare il quoziente familiare? E allora rispolveriamo il Fattore Famiglia che può essere la giusta mediazione, ma non possiamo permetterci di disattendere ancora una volta l’articolo 53 della costituzione italiana che recita: ‘Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva. Il sistema tributario è informato a criteri di progressività’”. E, ha chiarito De Palo, “non si tratta di regalie, di agevolazioni, di aiuti. Le famiglie non vogliono mancette. Le famiglie vogliono giustizia”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Territori