Diocesi: Agrigento, l’arcivescovo Damiano a Lampedusa per la messa interforze. “Solo le ‘periferie’ possono diventare ‘frontiere'”

“Solo le ‘periferie’ possono diventare ‘frontiere’, perché le terre internate sfuggono per definizione — quasi fisiologicamente, potremmo dire — a questa apertura immediata alla alterità”. Lo ha detto l’arcivescovo di Agrigento, mons. Alessandro Damiano, nell’omelia della messa che ha presieduto ieri nella parrocchia San Gerlando di Lampedusa, in preparazione alla Pasqua, a cui hanno partecipato gli uomini delle Forze Armate, Forze di Polizia ed Enti dello Stato di stanza sull’isola. “Solo le periferie, come quella lampedusana dove il nord e il sud del mondo si danno appuntamento, possono diventare profezia di un incontro tra culture, destinato a cambiare le sorti della storia. Affinché questa ‘Porta d’Europa’ – ha aggiunto – possa rimanere e permanere sempre aperta e accogliente, occorre che noi affiliamo la vista, aguzziamo lo sguardo verso i bisogni, le gioie e le speranze, i dolori e i lutti delle nostre sorelle e dei nostri fratelli in umanità, chiunque essi siano. Per fare ciò c’è bisogno dell’attenzione, perché porre attenzione all’altro è vita, è vivere”.
Non è, infine, mancato l’auspicio che si è fatto preghiera: ”Il Dio altissimo ci ispiri percorsi non solo di collaborazione culturale e promozione sociale, ma soprattutto di umanizzazione da una parte e dall’altra. E ci conceda che, diventando più uomini gli uni con l’aiuto degli altri, attraverso rapporti di autentica e paritaria reciprocità, diventiamo anche più fratelli. Anzi, diventiamo “fratelli tutti”, proprio come il Santo Padre ci ha esortato nella sua ultima enciclica”.

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