Vita consacrata: mons. Parisi (Lamezia Terme), “auspico la ‘pandemia dell’entusiasmo’ per andare incontro agli altri”

“Gli auguri che vi faccio sono quelli di poter avere sempre entusiasmo nella vita. Stiamo uscendo dalla pandemia e mi piacerebbe che ci fosse un’altra pandemia che diventasse endemica: la pandemia dell’entusiasmo che, anziché farci chiudere, ci farebbe uscire ed andare incontro agli altri”. Così il vescovo di Lamezia, mons. Serafino Parisi, nel corso della concelebrazione eucaristica, da lui presieduta in cattedrale, ieri, in occasione della Giornata mondiale della Vita consacrata, rivolgendosi ai religiosi ed alle religiose presenti sollecitandoli a vivere il Vangelo nella gioia: “Dentro la nostra vita – ha aggiunto il presule – il Signore arriva e colma l’attesa, risolve la vita. Ho appreso l’altro giorno che quelle persone non gratificate, sempre arrabbiate, si chiamano ‘persone non risolte’. Allora, il Signore viene e risolve la nostra vita, la colma, la riempie di quel senso che è stato alimentato nell’attesa”.
Nelle sue parole una serie di domande: “Se non ci fosse stata quell’attesa, non ci sarebbe stata la gioia esplosiva dell’incontro con il Signore. E che cosa è la consacrazione se non la gioia esplosiva dell’incontro con il Signore? E l’altro che deve vedere dentro di me? Nella nostra vita, nella nostra testimonianza, deve vedere la frenesia dell’attesa. Frenetici nel volere incontrare il Signore, non statici, non demotivati, non tristi. È il Signore che si fa abbracciare da noi: viene verso di noi e noi lo portiamo in alto e lo mostriamo in alto perché è compimento di Dio”.

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