Papa in Sud Sudan: incontro autorità, “decisivo” il ruolo dei giovani e delle donne, “chi commette una violenza contro una donna la commette contro Dio”

(Foto Vatican Media/SIR)

“Per passare dall’inciviltà dello scontro alla civiltà dell’incontro è decisivo il ruolo che possono e vogliono svolgere i giovani”. Lo ha detto il Papa, che nel suo primo discorso in Sudan, rivolto da Giuba alle autorità alla società civile e al Corpo diplomatico, ha auspicato che siano loro assicurati “spazi liberi di incontro per ritrovarsi e dibattere”, affinché “possano prendere in mano, senza paura, il futuro che a loro appartiene”. Per Francesco, inoltre, vanno “coinvolte maggiormente, anche nei processi politici e decisionali, anche le donne, le madri che sanno come si genera e si custodisce la vita”: “Nei loro riguardi ci sia rispetto, perché chi commette violenza contro una donna la commette contro Dio, che da una donna ha preso la carne”. In un Paese “dilaniato da scontri etnici”, c’è bisogno inoltre di “guardare al di là dei gruppi e delle differenze per camminare come un unico popolo, nel quale, come accade al Nilo, i vari affluenti apportano ricchezze”. “Fu proprio attraverso il fiume che i primi missionari, più di un secolo fa, approdarono a questi lidi”, ha fatto notare il Papa: “Alla loro presenza si è aggiunta nel tempo quella di tanti operatori umanitari: tutti vorrei ringraziare per la preziosa opera che svolgono. Penso però anche ai missionari che purtroppo trovano la morte mentre seminano la vita. Non dimentichiamoli e non ci si dimentichi di garantire a loro e agli operatori umanitari la necessaria sicurezza, e alle loro opere di bene i necessari sostegni, affinché il fiume del bene continui a scorrere”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Territori