Ucraina: visita Biden a Kiev. S.B. Shevchuk, “esercito russo ci ha condannato a morte. Questa solidarietà ci dà speranza”

“L’esercito russo ci ha letteralmente condannato a morte ma questa solidarietà anche mostrata nel contesto di queste visite ci dà la speranza che questa condanna non sarà eseguita, che saremo capaci non solo di sopravvivere ma anche di difenderci e costruire un Paese libero e democratico”. Ad esprimere con queste parole la “gratitudine” del popolo ucraino per la visita in queste ore a sorpresa del presidente statunitense Joe Biden a Kiev, è Sua Beatitudine Sviatoslav Shevchuk, capo della Chiesa greco-cattolica, parlando questa mattina con alcuni giornalisti italiani, ad un anno dall’inizio dell’invasione russa. Rivolgendosi ai leader mondiali che si stanno recando in Ucraina, l’arcivescovo greco-cattolico formula “un grido: non lasciateci soli, non abbandonateci”. E ricorda: “Un anno fa, proprio in questo momento, tutte le rappresentanze diplomatiche lasciavano Kiev. Gli stessi americani invitavano tutti i loro concittadini a uscire dal territorio ucraino. Il 24 febbraio di un anno fa a Kiev sono rimaste soltanto due rappresentanze diplomatiche: il nunzio apostolico l’arcivescovo Visvaldas Kulbokas e l’ambasciatore di Polonia. Tutti gli altri sono fuggiti. A distanza di un anno, non soltanto tutti sono tornati ma è addirittura arrivato il presidente degli Stati Uniti. Vengono a visitarci qui a Kiev”. In attesa di sapere “i contenuti” che sono stati al centro dell’incontro di Biden con il presidente ucraino e commentando anche la visita che presto anche il premier italiano Giorgia Meloni farà a Kiev, Sua Beatitudine dice: “Queste visite ci dimostrano che non siamo stati dimenticati e abbandonati, che possiamo contare sulla solidarietà dell’Europa, del mondo dell’Italia e per noi è una grande consolazione. Non siamo soli”.

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