Chirurgia robotica: all’Ospedale regionale Miulli di Acquaviva delle Fonti arriva Hugo™️ Ras, una delle strumentazioni più avanzate al mondo

Foto Ospedale Miulli

L’Ospedale generale regionale “F. Miulli” di Acquaviva delle Fonti (Bari) segna un nuovo passo nel solco dell’innovazione tecnologica e aggiunge Hugo™️ Ras (chirurgia robot-assistita) al proprio avanzatissimo parco macchine. La nuova strumentazione si inserisce nella storia ormai trentennale dell’Ente nel campo chirurgia robotica, rendendola più accessibile, aumentando la precisione degli interventi e contribuendo a ridurre sia i tempi di degenza che di attesa. “Un grande passo in avanti per la sanità pugliese e meridionale, a beneficio di chirurghi e cittadini” afferma mons. Domenico Laddaga, delegato del vescovo per il Miulli.
L’Ospedale si è infatti dotato di un nuovo robot chirurgico, il sistema Hugo™️ di chirurgia robot-assistita, messo a punto da Medtronic, azienda leader di HealthCare Technology. Il suo utilizzo comporta diversi benefici non solo per i chirurghi, ma soprattutto per i pazienti: minori danni ai tessuti circostanti all’area oggetto dell’operazione, riduzione del dolore, riduzione della perdita di sangue, ferite più piccole anche per interventi più complessi, e periodo di degenza ridotto con dimissioni più rapide. Questo sistema di chirurgia fornisce inoltre al chirurgo una visione eccellente durante la fase operatoria, ingrandendo fino a otto volte ciò che viene visto ad occhio nudo. Gli schermi ad alta definizione consentono al personale di operare con un livello di precisione molto più alto rispetto agli interventi con tecniche tradizionali.
“La chirurgia robotica è quasi imprescindibile”, spiega Vitangelo Dattoli, direttore sanitario del Miulli. “Interventi chirurgici che tempo fa venivano realizzati con modalità alternative, da decenni nel nostro ospedale sono stati trattati con la chirurgia robotica, che ha travalicato i vecchi settori”. Grazie a Hugo “verrà inoltre effettuata anche l’attività didattica e pratica nei confronti dei futuri chirurghi, i quali non possono prescindere dal conoscere anche la robotica”.

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