Messico: vescovi su legge di riforma elettorale, “preoccupazione per i dubbi sollevati su irregolarità nel processo legislativo”

Di fronte alla controversia generata dalla proposta di riforma elettorale in discussione al Congresso del Messico, nell’ambito del cosiddetto “Piano B” (cioè la seconda proposta, che non contiene modifiche costituzionali, dopo la bocciatura della prima ipotesi presentata dal Governo), i vescovi del Messico esprimono in una nota diffusa sabato e pervenuta al Sir la loro “preoccupazione per i vari punti che sono stati sollevati riguardo alle irregolarità nel processo legislativo e al contenuto della modifica di varie leggi elettorali”.
Il “Piano B”, presentato lo scorso dicembre è già stato approvato dalla Camera e mercoledì affronterà il voto del Senato. Prevede un consistente “dimagrimento” dell’Istituto nazionale elettorale, un compattamento dei tempi in cui si svolge il processo elettorale, il voto elettronico per i residenti all’estero, mentre è stato stralciato uno dei punti più controversi, una sorta di “diritto di tribuna” in Parlamento per i partiti minori che scelgono di allearsi con le forze principali. La Conferenza episcopale evidenzia che la democrazia è una modalità privilegiata “per migliorare e rafforzare le istruzioni civiche e politiche che vigilano sulla libertà, sui diritti umani e sulla giustizia e che promuovono il benessere e lo sviluppo della comunità, grazie al suo carattere partecipativo e rappresentativo”.
Perciò, “data l’importanza delle istituzioni responsabili dei processi elettorali, come l’Istituto nazionale elettorale, e il diritto dei cittadini a garantire elezioni libere ed eque, chiediamo che le decisioni legislative e giudiziarie siano prese nel rispetto dei principi costituzionali di certezza, legalità, indipendenza, imparzialità e obiettività che regolano il nostro sistema elettorale. Esprimiamo la nostra fiducia che i legislatori e le autorità che partecipano a queste deliberazioni risolveranno, nel rigoroso rispetto della legge, ciò che è meglio per il consolidamento della nostra democrazia, del benessere, della pace e dell’armonia di cui il nostro Paese ha tanto bisogno oggi”.

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