Burkina Faso: Emergenza Sorrisi, in 5 giorni a Sabou 27 interventi risolutivi su malformazioni congenite e su molti casi di gravi di ustioni

Una vera e propria rinascita per i bambini che sono stato operati dall’equipe di Emergenza Sorrisi a Sabou in Burkina Faso presso il complesso ospedaliero Saint Maximilien Kolbe guidato dai frati minori conventuali. Il Burkina Faso è un Paese complesso dove, accanto alla carenza alimentare, la popolazione deve fare i conti con la grande instabilità politica soprattutto nella regione del Sahel. Padre Jospeh, frate francescano referente di Emergenza Sorrisi in Burkina Faso, racconta di come un tempo il Burkina Faso fosse un Paese stupendo “dagli elefanti del Sud alla sabbia del Sahel”. Adesso la situazione è molto complessa e anche spostarsi all’interno del Paese è rischioso e complicato.
I medici dell’equipe, una volta raggiunto il presidio ospedaliero, hanno subito iniziato gli screening dei pazienti che erano in attesa di essere visitati. “Abbiamo visitato molte persone, ma non tutti quelli che attendevamo sono riusciti a raggiungerci – spiega Fabio Massimo Abenavoli, chirurgo plastico e maxillo-facciale, fondatore e presidente di Emergenza Sorrisi -. Alcuni pazienti hanno chiamato anche dal Ghana chiedendo di poter essere visitati, ma per via dell’insicurezza e delle oggettive difficoltà degli spostamenti non sono riusciti ad arrivare. Solo per fare un esempio, per arrivare al nostro presidio ospedaliero, padre e figlio ci hanno raggiunto partendo da Kombissiri: il primo tratto di strada è stato in camion, poi a partire da Ouaga hanno preso una moto per raggiungerci a Sabou”.
Ventisette interventi risolutivi su malformazioni congenite e su molti casi di gravi di ustioni sono il risultato di 5 giorni di chirurgia senza sosta. Un caso su tutti è stato particolarmente difficile: la piccola Bienvenue presentava un’ustione su entrambe le gambe che le univa il polpaccio alla coscia impedendole di camminare e costringendola a stare seduta a gambe incrociate. L’operazione – durata quasi sei ore – è andata a buon fine e presto la piccola potrà ricominciare a camminare.
“Torniamo soddisfatti, consapevoli di dover tornare presto per via dell’alta incidenza di queste patologie nella regione – prosegue Abenavoli -. Il nostro obiettivo è quello di proseguire l’avviato percorso di formazione dei medici locali con l’obiettivo di rendere presto il centro ospedaliero di Sabou autonomo nella cura di queste gravi patologie”.
Nel corso di questa missione è stata inaugurata la sala chirurgica di eccellenza realizzata con impegno ed altissima cura da Emergenza Sorrisi in questi ultimi cinque anni grazie al supporto della Conferenza episcopale italiana: questo polo operatorio diventerà un punto di riferimento per tutta l’Africa centrale per la formazione dei medici locali e del personale infermieristico.
La missione chirurgica, coordinata da Lorenzo Trentini e guidata dal presidente di Emergenza Sorrisi, ha visto la partecipazione di otto volontari tra chirurghi, anestesisti, dentisti e infermieri.

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