Sanità: Assisi, oggi assemblea Fond. Samaritanus e Consigli Aris e Uneba. Mons. Sorrentino, “sia fondata su principio equità”. Schillaci, “assicurare insieme universalità cure”

“La sanità italiana deve essere fondata sul principio di equità. Equità nei confronti del cittadino che ha il diritto di poter accedere alle cure di cui ha bisogno, equità nei confronti di chi si prende cura di lui, sia esso soggetto di diritto pubblico o soggetto di diritto privato accreditato”. Con queste parole il vescovo di Assisi Domenico Sorrentino ha aperto i lavori della prima Assemblea di indirizzo della Fondazione Samaritanus, nata dalla collaborazione tra Aris (Associazione religiosa istituti socio-sanitari) e Uneba (Unione nazionale istituzioni e iniziative di assistenza sociale), con l’obiettivo di trovare un punto di convergenza tra le realtà sanitarie, socio-sanitarie e socio-assistenziali cattoliche e di ispirazione cristiana. “Bisogna tener presente – ha aggiunto il vescovo – la distinzione tra il servizio statale e il servizio pubblico. Per pubblico deve intendersi il servizio reso indistintamente a ogni cittadino sia da strutture pubbliche, sia da strutture private accreditate, proprio per rendere lo stesso servizio pubblico, cioè indirizzato indistintamente a tutti i cittadini a parità di condizioni”. Un concetto, questo, ribadito anche dal ministro della Salute, Orazio Schillaci che è intervenuto in teleconferenza al dibattito che si è tenuto all’Istituto Serafico di Assisi; sottolineando la necessità di “concretizzare i principi di universalità, equità e uguaglianza che contraddistinguono il Ssn”, il ministro ha fatto riferimento all’importanza della presenza delle realtà rappresentate da Aris e Uneba al fianco della sanità pubblica, le quali “anche durante l’emergenza sanitaria hanno messo a disposizione le proprie strutture, concretizzando quei principi di mutualità e di reciprocità che le ispirano. In questa prospettiva – ha aggiunto – è importante continuare a collaborare, con il comune obiettivo di assicurare piena universalità delle cure”. Dello stesso avviso anche Donatella Tesei, presidente Regione Umbria, e  Massimo D’Angelo, direttore Sanità regionale Umbra.
Garantire standard elevati e possibilità di accesso universale secondo la missione più autentica del Ssn è l’obiettivo al centro dei progetti di Samaritanus. Prioritario per la Fondazione affrontare la carenza di personale infermieristico nelle corsie degli ospedali (secondo la Fnopi ne mancano 65mila) che- hanno sottolineato i presidenti della Fondazione Enrico Bollero, dell’Aris p. Virginio Bebber e di Uneba Franco Massi – rischia di assumere la forma di una vera e propria piaga sociale”.

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