Haiti: Paese nel caos, agenti di polizia per protesta prendono d’assalto aeroporto di Port-au-Prince e residenza del Primo ministro. Oltre 500 i morti per il colera

Giornata di caos ieri ad Haiti, dove è esplosa la protesta degli agenti di polizia, spesso lasciati in balia delle gang e bande criminali. Secondo l’agenzia Reuters, infatti, agenti di polizia di Haiti hanno eretto barricate nelle strade e occupato l’aeroporto di Port-au-Prince per protestare contro le uccisioni di bande di agenti delle forze dell’ordine. I dimostranti, che si sono qualificati come agenti, pur essendo in borghese, avrebbero cercato di prendere d’assalto la residenza ufficiale del primo ministro haitiano Ariel Henry, e poi si sono diretti verso l’aeroporto della capitale haitiana, perché Henry doveva atterrare dopo un viaggio in Argentina.  Il Primo Ministro è potuto tornare a casa sua, seguito dai manifestanti, dopo essere stato trattenuto per qualche tempo all’aeroporto. Alcune immagini diffuse dai social media mostrano i manifestanti davanti alla residenza del Primo ministro e all’aeroporto internazionale. Anche la situazione sanitaria, oltre a quella della sicurezza, appare fuori controllo. L’epidemia di colera, secondo quanto riferito dalle autorità sanitarie, ha provocato circa 22 mila ricoveri e la morte di oltre 500 persone. L’età media dei ricoverati è di 19 anni e tra le vittime ci sono molti bambini. Nei giorni scorsi, il Fondo monetario internazionale ha approvato 105 milioni di dollari in aiuti di emergenza.

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