Ucraina: Shevchuk, “più di 2,5 milioni di ucraini sono stati deportati dall’Ucraina, tra loro 38mila bambini”. Solo in 3mila scuole le lezioni sono in presenza

Più di 2,5 milioni di ucraini sono stati deportati dall’Ucraina, in particolare dai territori occupati dell’est e del sud e sono stati portati nell’Estremo Oriente, in Siberia. Tra loro ci sono 38.000 bambini molti dei quali sono stati privati ​​delle cure parentali, essendo stati deportati senza i loro genitori. E’ l’ennesima denuncia lanciata oggi da S.B. Sviatoslav Shevchuk, capo della Chiesa greco-cattolica ucraina nel messaggio video quotidiano diffuso ieri sera anche in lingua italiana. L’arcivescovo maggiore di Kiev fa riferimento ai dati denunciati al Consiglio di sicurezza dell’ONU, che “è stato informato di un altro crimine commesso dalla Russia contro il popolo ucraino”. “Questa è una grande ferita del popolo ucraino, un grande dolore”, dice Shevchuk. “Oggi dovremmo pregare in particolare per coloro che sono passati attraverso i campi di concentramento, di filtrazione e, di conseguenza, sono stati costretti a lasciare le loro città e villaggi sotto il fuoco delle mitragliatrici”. Nel riferire che 5 missili russi hanno colpito Kharkiv di notte e che molte altre città e villaggi dell’Ucraina vengono bombardati proprio di notte, l’arcivescovo osserva: “Questa guerra continua a infliggere profonde ferite al nostro popolo e continua a causare enormi conseguenze umanitarie. La loro dimensione probabilmente non è ancora del tutto realizzata, sia dagli stessi ucraini che dalla comunità internazionale. Ma già oggi gli esperti sottolineano che il 57% degli ucraini è traumatizzato, ha subito qualche tipo di trauma legato alla guerra. Molti soffrono del cosiddetto disturbo da stress post-traumatico. Questo non può che influenzare l’umore della nostra società, la sua sensibilità, tutti quei processi che poi incidono sulla costruzione delle relazioni interpersonali”. Preoccupa in particolare la situazione dei ragazzi. In Ucraina è iniziato l’anno scolastico e ieri il Ministero dell’Istruzione ha detto che “mezzo milione di studenti si trovano fuori dall’Ucraina. Allo stesso modo, fuori dall’Ucraina ci sono più di 16.000 insegnanti”. Questo spiega perché in Ucraina, 13.000 scuole hanno iniziato l’anno scolastico, ma solo circa 3.000 hanno potuto organizzare la formazione in presenza, il resto delle scuole studia a distanza o in formato misto. Circa 4 milioni di bambini hanno iniziato i loro studi. “Oggi quei bambini e i loro genitori – dice Shevchuk – devono essere al centro della cura e dell’attenzione speciale della Chiesa, della nostra preghiera comune”.

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