Argentina: la gioia dei vescovi della Patagonia per l’imminente canonizzazione del coadiutore salesiano Artemide Zatti

In una lettera indirizzata a “tutti gli uomini e le donne della Patria argentina”, i vescovi della regione Patagonia-Comahue dell’Argentina esprimono la loro grande gioia per l’imminente canonizzazione di Artemide Zatti, salesiano coadiutore. Nativo di Boretto (Reggio Emilia), a diciassette anni, nel 1897, giunse in Argentina assieme alla famiglia, negli anni della grande emigrazione. Come coadiutore salesiano, si dedicò soprattutto agli infermi dell’ospedale San Giuseppe di Viedma, località dell’Argentina meridionale, nella provincia del Río Negro.
Artemide Zatti sarà canonizzato da Papa Francesco domenica 9 ottobre a Roma. Domenica 30 ottobre, a Viedma, sarà celebrata una messa di ringraziamento. “Celebriamo questa canonizzazione con gratitudine, riconoscendo tutto l’amore di Dio riversato sui suoi figli in questa terra della Patagonia”, scrivono i vescovi, nella speranza che questo evento “rinnovi il desiderio di servire il prossimo, come figlie e figli di Dio Padre”.
Nella loro lettera, i vescovi ripercorrono la vita e la testimonianza di santità di don Zatti, la dedizione della sua vita ai poveri e agli emarginati della società come “parente di tutti i poveri”, la sua appartenenza alla famiglia salesiana di Viedma, dove trovò sempre appoggio per vivere la sua missione con i malati, tanto da essere definito “il santo infermiere della Patagonia”. Infine, “tutto il mondo della salute” viene posto sotto la protezione del prossimo santo, sia i malati che i medici, infermieri, volontari e inservienti, perché si possano ispirare a lui nel loro servizio. “Possa anche Zatti intercedere affinché la sanità sia una priorità nelle politiche pubbliche dei governi, un diritto di tutti, che nessuno sia escluso da una copertura sanitaria di qualità”, concludono i vescovi.

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