Libano: grazie anche ai caschi blu di Unifil, torna dopo 16 anni la mezza maratona di Tiro come simbolo di pace e speranza

(foto Ministero della Difesa)

Contro la crisi e la pandemia, si è tornati a correre in Libano con la “Winner force Summer Half-Marathon”, svoltasi a Tiro domenica scorsa sulla distanza di 21 km ed 8 km, lungo le strade della storica città del Sud del Libano. La competizione ha visto la partecipazione di 1300 corridori, 600 dei quali caschi blu appartenenti al Settore Ovest di Unifil, che è guidato dalla Brigata di cavalleria “Pozzuolo del Friuli” ed attualmente conta 3800 militari di 16 Paesi diversi, di cui mille italiani. Tra i corridori italiani anche il binomio “K9” dell’Esercito italiano, composto dal sergente maggiore capo Luciano Santosuosso con il suo pastore tedesco Grace. La manifestazione sportiva è stata patrocinata da Unifil ed organizzata da Beirut Marathon Association, Croce rossa libanese di Tiro, municipalità ospitante e contingente italiano in Libano, comandato dal generale Massimiliano Stecca. Importante contributo italiano nell’organizzazione, dalla conferenza stampa di presentazione, svoltasi nella Base di Shama che è sede del Comando del Settore Ovest di Unifil e del contingente italiano in Libano, fino al contribuito per la condotta della manifestazione con mezzi, materiali e personale specializzato. “Il vostro supporto è stato prezioso affinché questa bellissima giornata di sport e di pace andasse a buon fine. La pace e la speranza si possono perseguire anche attraverso lo sport. Grazie Italia!”, sono state le parole di May El Khalil, presidente della Beirut Marathon Association, riportate sul sito del ministero della Difesa dove si sottolinea come la corsa non si corresse più dal 2006, tornata quest’anno dopo aver constatato la stabilità che attualmente caratterizza l’area, per dare un forte segnale di speranza in un difficile momento di crisi economica e sociale.

(foto Ministero della Difesa)

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