Ucraina: ActionAid, a Napoli donne ucraine, russe e bielorusse unite per dare un futuro alle famiglie scappate dalla guerra

Sei operatrici, provenienti da Ucraina e Bielorussia e ben radicate nel contesto italiano: è grazie a loro che l’accoglienza a Napoli diventa un modello di risposta ai bisogni immediati e per la tutela dei diritti delle persone in fuga dal conflitto. Delle oltre 130.000 persone arrivate in questi mesi in Italia molte hanno scelto il capoluogo campano per ricongiungersi con conoscenti o famigliari già presenti sul territorio. Nella città partenopea ActionAid, tramite gli sportelli per il diritto all’abitare e per il diritto allo studio attivati già nel 2021, ha potuto raggiungere persone di numerose nazionalità, in gran parte donne provenienti da Ucraina, Russia e Bielorussia. Si tratta – si legge in una nota – di lavoratrici tra i 45 e i 55 anni, presenti da molti anni sul territorio e che faticano a veder riconosciuto il proprio titolo di studio, spesso di livello medio alto. Occupandosi per lo più nei settori di cura e di assistenza, vivono spesso sul luogo di lavoro e con scarse opportunità di partecipazione sociale. Sono proprio alcune di loro, già coinvolte da ActionAid in percorsi di valorizzazione delle proprie competenze ed esperienze, le protagoniste delle attività di ascolto e orientamento delle persone in fuga dall’Ucraina. “Non gli proponiamo solo il corso di italiano”, spiega afferma Tania, operatrice bielorussa di ActionAid e punto di riferimento nel progetto Sweet: “Per prima cosa gli proponiamo la nostra accoglienza cercando di tranquillizzarli, di fargli capire che noi siamo qui per loro. Le persone arrivate sono completamente spaesate, nella lingua, nelle usanze, nel posto in cui si trovano. Io tengo il corso di lingua italiana ma secondo me curo un pochino psicologicamente queste persone. Vogliono da me un incoraggiamento e le vedo già più serene, hanno cominciato a sorridere. All’inizio questo non accadeva”. Secondo Daniela Capalbo, referente ActionAid in Campania e coordinatrice nazionale del progetto Sweet, “la presenza a Napoli di donne di origine ucraina, russa e bielorussa – che hanno già vissuto in prima persona l’esperienza migratoria e hanno affrontato le sfide del contesto di approdo – rappresenta un fattore determinante per l’accoglienza di chi si muove in emergenza”. Con il progetto Sweet – Supporting Women in Emergency with Environnement of Trust ActionAid è attiva nell’emergenza Ucraina in diverse aree dell’Italia, oltre che in Ucraina e nei paesi confinanti a sostegno di oltre 170.000 persone.

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