Brasile: dom Bisol (Afgados da Ingazeira) dopo visita ad limina. “Papa molto informato sul Paese. Al ritorno troverò campagna elettorale accesa”

È in Italia ancora per qualche giorno, e in particolare nella diocesi di Vicenza, dom Egidio Bisol, che ha “approfittato” della recente visita ad limina per fermarsi qualche settimana nella sua terra di origine. Nei giorni scorsi la chiesa di San Clemente di Valdagno ha accolto dom Bisol, qui ordinato sacerdote il 31 maggio 1972 dal vescovo Onisto, proprio 50 anni fa, accompagnato dai vecchi capi scout Agesci con cui ha lavorato fino al 1974, per poi trasferirsi come missionario fidei donum nel nordest brasiliano, nella diocesi di Afogados da Ingazeira (Pernambuco), dove è vescovo da 12 anni.
“A Roma – racconta – la visita è stata molto interessante e ancora di più l’incontro con Papa Francesco. Lui è molto informato sul Brasile, sulle ‘idee pazze’ di Bolsonaro, sul cammino della Conferenza nazionale dei vescovi del Brasile. Ci ha incoraggiati a continuare, difendendo i valori del Vangelo, come abbiamo fatto recentemente attraverso il nostro messaggio al popolo di Dio durante l’assemblea della Cnbb, sempre in spirito di dialogo”.
Prosegue il vescovo: “Al mio ritorno troverò una campagna elettorale che si annuncia accesa, tra l’ex presidente, operaio metallurgico, Luiz Inácio Lula da Silva e il presidente uscente di destra Jair Bolsonaro. Mi leggerò le conclusioni del Tribunale permanente dei popoli, per fare discernimento con la nostra équipe diocesana di laici ‘Fe e política’ e la pastorale sociale della diocesi di Afogados da Ingazeira”.
Racconta dom Egidio: “Da 12 anni sono il pastore di questo popolo, a cui sono legato da tanti anni e per tanti motivi. Spero di essere fedele e perseverante fino alla fine. La pandemia ha messo in discussione tutti e tutto, obbligandoci a riflessioni serie e maggior responsabilità nel presente e nel futuro. Con colui che abbiamo a Brasilia c’è poco di buono da aspettarsi: 10 mesi fino alle elezioni sono ancora lunghi, ma ce la faremo ad andare avanti… e a cambiare! Con il gruppo ‘Fé e política’, negli ultimi due anni stiamo lavorando il tema della difesa del creato del nostro territorio, pretendendo l’impegno delle autorità responsabili, ma anche portando avanti una campagna educativa nelle comunità e nelle scuole, sulla linea dell’enciclica papale Laudato si’”.

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