Ucraina: mons. Moraglia (Venezia), “la città può tracciare nuove strade e nuovi ponti di pace”

“Venezia può tracciare nuove strade e nuovi ponti di pace”. Lo afferma il patriarca di Francesco Moraglia, in un’intervista concessa ai media per il decennale del suo ingresso in diocesi, con riferimento alla manifestazione contro la guerra in Ucraina, organizzata nei giorni scorsi nel capoluogo lagunare. “Storia e geografia – sostiene Moraglia – dicono che Venezia ha una peculiarità e creatività, nonostante le sue fragilità congenite (di città d’acqua, con tutto ciò che ne consegue): sa parlare a tutti e parla con tutti, anche e proprio attraverso le sue molteplici testimonianze di arte cristiana”. “Nello stesso tempo – prosegue il patriarca – ha bisogno di aiuti perché da sola non potrebbe resistere. Tutto ciò che avviene a Venezia assume risonanza e ha forza di propagazione come in nessun altro luogo. Allora anche oggi Venezia – considerando la sua conformazione, le sue origini, la sua storia, la sua fede – può trovare gli spazi e le modalità per tracciare nuove strade e nuovi ponti di pace declinando i termini: collaborazione, incontro, accoglienza e concordia tra le persone e i popoli”, la conclusione di Moraglia.

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