Conferenza sul futuro dell’Europa: “Appello di Strasburgo”, perché il progetto Ue sia “completato”. Al centro cittadini e cultura

Che il progetto europeo venga “portato avanti e completato”: questo chiedono i cittadini di Strasburgo, città francese ed europea, sede del Parlamento e di altre istituzioni internazionali, in un “Appello di Strasburgo” frutto di un processo partecipativo, nel contesto della Conferenza sul futuro dell’Europa. L’appello è rivolto ai leader delle istituzioni e degli Stati Ue e incoraggia, ad esempio, a “esaminare senza riserve” le proposte espresse in questi mesi dai cittadini europei nei panel e sulla piattaforma della Conferenza; ad “avviare senza ritardi le riforme” convocando eventualmente una “convenzione costituente per la redazione di un nuovo trattato”; a “continuare il dialogo diretto tra cittadini e istituzioni”, rafforzando il ruolo del Parlamento e degli strumenti di democrazia diretta già previsti dai trattati. L’appello propone inoltre di “dare una nuova dimensione all’impegno associativo europeo” predisponendo nuove norme per “la creazione di uno statuto d’associazione europeo”, di “garantire i diritti inalienabili dei cittadini” in modo che “siano effettivi”; di “rifondare l’Ue attraverso la cultura” e si propone di redigere una “Carta europea della cultura”, base comune per “l’educazione civica, l’insegnamento della storia, la circolazione dei saperi e delle arti, l’apprendimento delle lingue e il riconoscimento dei diritti culturali”. L’ultima proposta è che si “promuova un’Europa vissuta nel quotidiano” i cui progressi siano resi noti e acquisiti da tutti i cittadini in Europa.

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