Simposio internazionale sul sacerdozio: card. Ouellet, “verità e giustizia su abusi, domandiamo ancora perdono alle vittime”

“Cosa si puo’ attendere da una ‘teologia fondamentale del sacerdozio’ nell’attuale contesto storico dominato dal dramma degli abusi sessuali perpetrati da chierici? Non bisognerebbe piuttosto astenersi dal parlare del sacerdozio quando peccati e crimini di ministri indegni sono sule prime pagine della stampa internazionale per aver tradito il loro impegno o per aver vergognosamente coperto i colpevoli di simili depravazioni? Non bisognerebbe tacere pentirsi e cercare le cause di tali misfatti?”. A chiederselo è stato il card. Marc Ouellet,
prefetto della Congregazione per i vescovi, nel suo discorso di apertura al Simposio in Vaticano sul sacerdozio, presieduto da Papa Francesco. “Siamo tutti lacerati e umiliati da queste domande cruciali, che ogni giorno ci interrogano come membri della Chiesa di Gesu’ Cristo”, ha proseguito il porporato: “Questa occasione é propizia per esprimere il nostro sincero rammarico e per domandare ancora perdono alle vittime, che soffrono per la loro vita distrutta da comportamenti abusanti e criminali, rimasti per troppo tempo nascosti e trattati con leggerezza, per la volonta’ di proteggere l’Istituzione e i colpevoli in luogo delle vittime”. “Questo simposio – ha spiegato il cardinale – prende atto del clamore e della rabbia del popolo di Dio; siamo qui, dunque, per unire la nostra voce a quella di coloro che reclamano verità e giustizia, ed elevare la preghiera al Padrone della messe per ottenere la grazia di rispondere adeguatamente alle sfide poste dalla crisi sacerdotale del nostro tempo”.

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