Migranti e rifugiati: card. Zuppi, “uscire da logica sicurezza ed emergenza e dare stabilità”

“In questo momento, in cui c’è un piano che guarda al futuro e si parla anche di flussi, bisogna dare stabilità a qualcosa che non è emergenza, non può essere solo un tema di sicurezza e va affrontato a livello europeo. In realtà tanti Paesi in Europa accolgono molto più dell’Italia. Non ci accorgiamo che non siamo gli unici e che molti fanno di più e non si lamentano come noi”. Lo ha affermato oggi a Roma, alla Pontificia Università Gregoriana, il card. Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Cei, aprendo la presentazione del Rapporto 2022 sul diritto d’asilo della Fondazione Migrantes. “La Chiesa fa politica? Sì. Difende le persone”, ha detto il presidente della Cei rispondendo alle sollecitazioni in sala: “La Chiesa ricorda le persone e si chiede come mai dopo tanti anni non siamo ancora usciti da una logica di sicurezza. Se vogliamo pensare al futuro abbiamo bisogno della presenza di stranieri in Europa. La Chiesa non fa le leggi. Suggerisce, cerca, insiste e ricorda in tanti modi, liberamente, con grande libertà dalle tante soluzioni cromatiche della politica, il grande colore della vita e del rispetto della persona”. E ancora, più avanti: “Per combattere le vie illegali bisogna garantire le vie legali. Non c’è futuro senza, il futuro è solo assieme”. Raccontando alcune storie, come quella di Nasrim, iraniana che vive e lavora in Italia ma si vede negato il permesso di soggiorno, il presidente della Cei ha evocato le “tante Nasrim che manifestano in questi giorni” – il riferimento è all’Iran -, “facendo attenzione ai diritti di cui godiamo e che per tanti sono invece negati”. A margine dell’incontro il cardinale ha invitato inoltre a fare “ogni sforzo per combattere illegalità e corruzione e garantire a tutti la fiducia nel sistema democratico – ha detto riferendosi allo scandalo delle presunte mazzette del Qatar ad esponenti del Parlamento europeo -, nella difesa dell’Europa dei meccanismi democratici”

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