Vescovi Piemonte e Valle d’Aosta: accoglienza “con spirito sinodale” della “Traditiones Custodes”. “Favorire la comunione ecclesiale”

“Noi vescovi del Piemonte e della Valle d’Aosta intendiamo accogliere le indicazioni di Papa Francesco” che nella lettera apostolica “Traditionis Custodes” del luglio scorso “afferma l’unicità dell’espressione attuale del Rito Romano nello sviluppo delle diverse forme storiche che si sono succedute, dall’antichità ad oggi”. È quanto si legge in una nota diffusa oggi dalla Conferenza episcopale di Piemonte e Valle d’Aosta. I vescovi, nella riunione dello scorso 15 settembre, “hanno concordemente deciso di redigere un documento con criteri e scelte pratiche comuni – si legge – per ottemperare a quanto ha stabilito il Santo Padre Francesco nel documento pontificio. Questa nota è approvata e accolta da tutte le nostre diocesi”.
“Accogliendo con spirito sinodale la lettera apostolica di Papa Francesco, desideriamo con tutto il cuore che si favorisca la comunione ecclesiale, così che la preghiera liturgica con cui la Chiesa oggi prega e celebra il Mistero pasquale risplenda come segno di unita e di carità”, proseguono i presuli piemontesi, sottolineando che “come scrive il Papa nella lettera indirizzata a tutti i vescovi del mondo per presentare il Motu proprio, non può mancare un richiamo, rivolto ai sacerdoti e alle comunità, alla fedeltà alle prescrizioni del Messale nella celebrazione dell’Eucaristia evitando quella ‘creatività, la quale porta spesso a deformazioni al limite del sopportabile’”. Per questo, aggiungono, “invitiamo i sacerdoti e le comunità cristiane a un rinnovato fervore nella celebrazione dell’Eucaristia e della liturgia, con la limpida coscienza che essa non è nostra, ma è della sua Chiesa, anzi è del Signore che Le concede di celebrare il santo mistero del Corpo e del Sangue del Signore”.
Nel corso della loro ultima riunione, i vescovi di Piemonte e Valle d’Aosta hanno anche esaminato la proposta di formazione on-line sul nuovo Messale a cura dell’Ufficio liturgico regionale. Il corso interesserà presbiteri, diaconi, lettori, accoliti, ministri straordinari, cantori/musici e anche i catechisti.

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