Papa Francesco: Puig i Tàrrech, “non è un leader sociale, è il pastore di un popolo senza frontiere”

“Papa Francesco non è un leader sociale, ma un pastore che guarda il mondo nel modo in cui Gesù guarda la folla priva di sostegno e alla deriva”. A precisarlo è stato don Armand Puig i Tàrrech, rettore dell’Ateneo Universitario Sant Pacià di Barcellona, intervenuto alla presentazione del libro “Francesco pastore e teologo”, a cura di Daniel Palu Valero, edito dalla Libreria editrice vaticana. Nel pontificato di Bergoglio, ha spiegato il relatore, “è centrale la categoria dell’incontro tra popoli, gruppi, religioni, etnie, lontani e vicini, e della gioia del rivedersi, del trovarsi malgrado le differenze.  Nessuno di noi può ignorare l’altro, ma può riconoscersi nell’altro, è il tema di fondo della Fratelli tutti”. Quello del papa argentino, secondo Puig, “è un pontificato di fronte a cui nessuno può restare cieco, sordo e muto. Il Papa è venuto da lontano per ricordarci ciò che è vicino. Dietro la misericordia c’è una scelta: non una emozione, ma una commozione. Possiamo esercitarla o no, ma tutti la portiamo dentro. Francesco ci parla col linguaggio di Gesù: la sua teologia si radica nei suoi comportamenti. Per questo coniugare teologia e pastorale non è una forzatura, ma una necessità”. “Papa Francesco -ha concluso il rettore – è il pastore di tutti, non solo del gregge cattolico: per lui il gregge non ha confini. È il pastore di un popolo senza frontiere, che include popoli di culture e religioni diverse. Ilsuo è un invito ad una nuova fratellanza, che non lascia indietro nessuno”.

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