Green pass: Faioli (Un. Cattolica), “serve accordo tra parti sociali per bilanciare poteri, obblighi e diritti ed evitare abusi”

La norma di sicurezza sul lavoro “autorizza le parti a negoziare sulle misure di tutela di sicurezza sul lavoro, anche in relazione alla pandemia. Come oggi impone al datore di lavoro la responsabilità di verificare che il lavoratore indossi la mascherina e che sia distanziato di un metro da un collega, così può assegnare al datore di lavoro il potere di verificare chi tra i suoi dipendenti è in possesso del green pass e chi non ce l’ha”. Lo afferma Michele Faioli, professore associato di diritto del lavoro all’Università Cattolica e consigliere esperto del Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro, in un’intervista al Sir.
Rispetto all’introduzione dell’obbligatorietà del green pass sul posto di lavoro, il giuslavorista indica come “punto delicato” quello dell’“introduzione del potere in capo al datore di lavoro di verifica” della certificazione verde. Faioli, come altri studiosi, ritiene che possa esserci un’“introduzione negoziata, cioè con la contrattazione collettiva che deriva dalla norma di sicurezza sul lavoro che già esiste”. E suggerisce che il datore di lavoro agisca “nell’ambito di un accordo con il sindacato, cosicché si delimiti anche l’ambito di tale potere datoriale, cosa può o non può fare il lavoratore e quali comportamenti deve tenere un datore di lavoro nei confronti di un dipendente che non voglia esibire il proprio green pass, ammesso che ce l’abbia. Si tratta di bilanciare poteri, obblighi e diritti, per evitare abusi”. Rispetto al timore espresso dai sindacati sulle possibili conseguenze, il consigliere Cnel osserva che “al momento si è parlato di sospensione, aspettativa non retribuita, lavoro agile, procedimento disciplinare e, potenzialmente, licenziamento”. “Se il sindacato si siede ad un tavolo e negozia anche le eventuali conseguenze per chi è ‘no vax’ o ‘no pass’ – aggiunge – allora le condizioni di questi lavoratori possono essere tutelate più efficacemente. Altrimenti le decisioni verranno prese da qualcun altro”.

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