Afghanistan: Save the Children, petizione per chiedere al premier Draghi di farsi portavoce con il G20 per aiuti ai bambini

La metà dei bambini in Afghanistan ha urgente bisogno di sostegno umanitario, 1 su 16 muore prima del suo quinto compleanno e negli ultimi mesi centinaia di migliaia sono stati costretti a fuggire dalle proprie case. La denuncia è di Save the Children che oggi lancia una petizione per chiedere al premier Draghi di farsi portavoce con i paesi del G20 per aumentare gli aiuti ai bambini del Paese asiatico. “La situazione – dichiarano dall’agenzia umanitaria – sta ulteriormente peggiorando, gli aiuti umanitari all’Afghanistan sono fortemente inadeguati per poter salvare e proteggere la vita di milioni di bambini che in questo momento stanno soffrendo la fame estrema, senza un riparo, cibo o cure mediche, e dovranno affrontare l’inverno con temperature che raggiungono -16°C, notti gelide e nevicate frequenti. L’insufficienza dei fondi messi a disposizione dalla comunità internazionale e le difficoltà nella ripresa operativa degli aiuti umanitari nel Paese sono due ostacoli che devono essere superati urgentemente con la collaborazione di tutte le parti coinvolte”. Il primo ministro Draghi, chiede Save the Children, si faccia portavoce presso i Paesi del G20 perché “riconoscano la priorità assoluta dell’emergenza umanitaria nella loro azione politica, diplomatica e organizzativa delle prossime settimane, cruciali per il futuro della popolazione più vulnerabile e dei più piccoli”. Daniela Fatarella, Direttrice generale di Save the Children Italia, invita tutti a firmare e diffondere la petizione, che chiede anche di sostenere i bambini e le famiglie in fuga dall’Afghanistan creando percorsi sicuri e legali per raggiungere paesi in cui possano essere protetti e avere la possibilità di costruire il loro futuro. “Dobbiamo però agire insieme con forza e determinazione ora, prima che i riflettori si spengano, e i bambini dell’Afghanistan possano essere dimenticati dal mondo” conclude Fatarella. Si può accedere e firmare la petizione su www.savethechildren.it.

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