Afghanistan: Casellati, “non abbandoniamo le donne coraggiose al loro destino”

“In questi anni abbiamo imparato a conoscere e amare un’intera generazione di giovani afghane cresciute libere, e le loro madri che hanno dovuto combattere per conquistare i diritti e sono diventate parlamentari, insegnanti, imprenditrici, artiste, sportive, giornaliste, magistrati, attiviste per i diritti umani, lavoratrici in ogni settore della vita civile. Sono loro, oggi, il primo bersaglio di una involuzione politica e culturale. Andarsene dall’Afghanistan non deve significare abbandonarle al loro destino”. Lo ha affermato il presidente del Senato della Repubblica, Maria Elisabetta Alberti Casellati, intervenendo questa mattina al convegno “11 settembre 20 anni dopo”.
“Donne sotto attacco – ha osservato la seconda carica dello Stato – ma coraggiose, le prime a scendere in piazza per chiedere che i progressi ottenuti non siano cancellati come se nulla fosse successo. Come se fosse inevitabile rassegnarsi a rinunciare ai diritti, a partire da quelli di genere, conquistati con immane fatica e con incrollabile tenacia individuale”.
“Oggi il mio pensiero va ai bambini, ai più fragili, e alle donne, a cui viene negato il diritto fondamentale all’istruzione, che non si arrendono, che si oppongono ai divieti e all’ignoranza”, ha concluso Casellati: “Mi inchino a loro, alle loro famiglie, ai volontari che operano a loro supporto, con coraggio, sul campo. A chi è rimasto a Kabul. Sono loro, più di tutti, a celebrare e a praticare ogni giorno i princìpi del mondo libero. La giustizia e l’amore per la vita”.

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