Coronavirus Covid-19: Università Cattolica, 64° Instant Report Altems. Incidenza casi in aumento rispetto a fine luglio. Cicchetti, “positivo 1 paziente su 11 testati”

Per quanto risulti in discesa nell’ultima settimana, l’incidenza dei casi rispetto al dato di fine luglio è, invece, in aumento. Infatti, se nella settimana appena trascorsa si è registrato un valore nazionale pari a 62 ogni 100mila residenti, questo valore era più basso e pari a 47 ogni 100mila residenti il 26 luglio scorso, aspetto che potrebbe rappresentare un segnale di ripresa del virus con la fine della stagione estiva. Lo evidenzia la 64ª puntata dell’Instant Report Covid-19, iniziativa settimanale dell’Alta scuola di economia e management dei sistemi sanitari (Altems) dell’Università Cattolica – campus di Roma – di confronto sistematico sull’andamento della diffusione del Sars-CoV-2 a livello nazionale. Nell’ultima settimana la prevalenza periodale in Italia è pari a 300 casi ogni 100mila residenti, in aumento rispetto ai dati del 26 luglio scorso (127 casi ogni 100mila residenti). “Sarà cruciale vedere come si comporterà il virus in autunno con il riavvio delle normali attività e la riapertura delle scuole, con la speranza che la vaccinazione e il green pass riescano a fare la differenza rispetto all’autunno 2020”, affermano gli esperti.
“In Italia – aggiunge il direttore Altems, Americo Cicchetti – l’indice di positività al test è pari al 9,36%. Risulta positivo, dunque, circa 1 paziente su 11 nuovi soggetti testati”. “L’indicatore di stress elaborato da Altems, che consente di stimare il rischio di una Regione in base sia ai nuovi casi sia alla percentuale di vaccinati in Regione – spiega –, sulla settimana (3-9 settembre) mostra un valore medio nazionale pari a 0,47 (con un’incidenza media settimanale pari a 62 nuovi casi ogni 100mila e il 67% di vaccinati rispetto alla popolazione residente), con valori differenti tra le Regioni: la Regione con il rischio di soglia in zona gialla più elevato è la Sicilia (rischio di permanere in questa fascia) con un indice di stress pari a 1,3; a seguire, la Provincia autonoma di Bolzano con un indice di stress pari a 0,82”. La Regione con il rischio di soglia in zona gialla più basso “è la Valle d’Aosta con un indice di stress pari a 0,16”.

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