Germania: Caritas e altre 12 sigle, appello al Governo federale tedesco per l’accoglienza dei profughi ospitati in Grecia

Insieme con altre 12 organizzazioni, la Caritas fa appello al governo federale tedesco perché continui ad accogliere i profughi dalla Grecia. In occasione della odierna riunione del Consiglio di giustizia e dell’interno dell’Ue, il governo federale dovrebbe adoperarsi per garantire che la Germania e gli altri Stati membri dell’Ue accettino attivamente i rifugiati dalla Grecia e pongano fine all’esperimento dell’hotspot. “L’attuale politica isolazionista europea ha toccato il fondo. È semplicemente disumano ciò che fate alle persone alle frontiere esterne dell’Europa. Gli Stati membri dell’Ue devono assumersi la responsabilità e non devono tornare alla vita di tutti i giorni”, afferma il presidente della Caritas, mons. Peter Neher. Invece di fornire un aiuto efficace e a lungo termine, alcuni Stati stanno perseguendo politiche di immigrazione ancora più restrittive, come ad esempio la Danimarca che non vuole più accettare nuovi rifugiati e richiedenti asilo. “È del tutto inaccettabile istituire centri di accoglienza alle frontiere esterne dell’Ue o cercare di affrontare le procedure di asilo nei Paesi disperatamente più poveri del mondo. Ai richiedenti asilo non devono essere rifiutate procedure regolari in Europa. Abbiamo urgente bisogno di una ordinata politica europea d’asilo”, ha proseguito Neher. Le persone accolte nei campi profughi in Grecia devono ora essere evacuate il più rapidamente possibile. Le tende non sono resistenti alle intemperie e al caldo estivo, ci sono troppo pochi servizi igienici e docce, circolano malattie, compresi i casi di coronavirus, e si registrano casi di bambini che tentano il suicidio per la disperazione.
E dopo anni di attesa migliaia di rifugiati in Grecia stanno diventando senzatetto: “Ecco perché facciamo appello al governo federale perché continui i programmi di ammissione in Germania”, chiede Neher. Tra i firmatari dell’appello ci sono Diakonie, Medici del mondo e Medici senza frontiere, Amnesty International, Jesuit Refugee Service Germany, Terres des Hommes, Save The Children.

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