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Commissione Ue: proposte per graduale revoca delle restrizioni alla libera circolazione. Si scommette su vaccini anti-Covid e certificato digitale

Alleggerire gradualmente le restrizioni alla libera circolazione, soprattutto per i titolari del certificato digitale dell’Ue; aggiornare i criteri comuni per le aree a rischio; introdurre un “freno di emergenza”, per far fronte al diffondersi di nuove varianti; usare disposizioni specifiche sui bambini per garantire l’unità delle famiglie in viaggio e un periodo di validità standard per i test: queste le proposte della Commissione oggi per una concertazione a livello Ue delle restrizioni, mentre “continua la tendenza al ribasso dei numeri di infezione” grazie alle campagne vaccinali, ha spiegato Didier Reynders, commissario per la Giustizia. Da qui la proposta “che gli Stati membri coordinino la graduale revoca delle restrizioni alla libera circolazione”, possibile anche grazie allo “strumento comune” del certificato digitale Covid. Le indicazioni vanno nel senso di esentare da test e quarantene chi è vaccinato con le due dosi (e mostra il certificato), o i guariti che hanno ricevuto la prima dose. I guariti, con adeguata certificazione, dovrebbero essere esenti da quarantena e test per 6 mesi dalla data del test che era risultato positivo. Quanto ai test si propone una validità standard: 72 ore per i molecolari e 48 ore per i test rapidi. Resterebbero le aree colorate: per chi proviene da aree verdi, non si applicherebbe nessuna restrizione; a chi proviene dalle zone arancioni, potrebbe essere richiesto un test prima della partenza, chi arriva da zona rossa invece potrebbe dover fare la quarantena o test prima della partenza (a discrezione degli Stati). Da zone rosso scuro, meglio non viaggiare e se necessario, obbligo di test e quarantena.

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