Ue-Svizzera: salta l’accordo-quadro. Bruxelles esprime “rammarico”. Berna ora è più lontana

Oggi il Consiglio federale elvetico ha deciso di chiudere i negoziati dell’accordo quadro istituzionale Ue-Svizzera. “Prendiamo atto di questa decisione unilaterale del governo svizzero. Ci rammarichiamo – si legge in una nota Ue – di questa decisione, visti i progressi compiuti negli ultimi anni per trasformare in realtà l’accordo quadro istituzionale”. L’accordo quadro istituzionale Ue-Svizzera era inteso come base per “rafforzare e sviluppare le relazioni bilaterali per il futuro. Il suo scopo principale era garantire che chiunque operasse nel mercato unico dell’Ue, a cui la Svizzera ha un accesso significativo, si trovasse alle stesse condizioni. Questa è fondamentalmente una questione di equità e certezza del diritto. Accesso privilegiato al mercato unico deve significare il rispetto delle stesse regole e degli stessi obblighi”. Questo, secondo Bruxelles, “è il motivo per cui, nel 2019, l’Unione europea ha insistito sul fatto che questo accordo era così essenziale per la conclusione di possibili accordi futuri riguardanti l’ulteriore partecipazione della Svizzera al mercato unico, e anche un elemento essenziale per decidere ulteriori progressi verso un accesso al mercato reciprocamente vantaggioso. Questo accordo avrebbe consentito un consolidamento dell’approccio bilaterale e garantito la sua sostenibilità e ulteriore sviluppo”.
“Senza questo accordo, il miglioramento delle nostre relazioni non sarà possibile e i nostri accordi bilaterali invecchieranno inevitabilmente: sono passati 50 anni dall’entrata in vigore dell’Accordo di libero scambio, 20 anni dagli accordi bilaterali I e II. Già oggi non sono al passo con ciò che dovrebbero e potrebbero essere le relazioni Ue e Svizzera. Analizzeremo ora attentamente l’impatto di questo annuncio”.

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