Pensioni: Inps, nel 2020 in crescita dell’8,4% quelle liquidate a dipendenti pubblici. Sale a 76.750 milioni di euro la spesa complessiva (+2,2% in un anno)

Sono 3.029.451 le pensioni dei dipendenti pubblici vigenti al 1° gennaio 2021, in aumento dell’1,3% rispetto all’anno precedente, in cui erano 2.990.412. L’importo complessivo annuo delle pensioni (importo complessivo mensile moltiplicato 13) è di 76.750 milioni di euro, con incremento percentuale del 2,2% rispetto all’anno 2020, in cui l’importo risultava di 75.131 milioni di euro. Lo comunica oggi l’Inps diffondendo i dati dell’Osservatorio sulle Pensioni della Gestione dipendenti pubblici.
Stando ai dati diffusi, il 58,6% dei trattamenti pensionistici è erogato dalla Cassa Trattamenti pensionistici ai dipendenti dello Stato (Ctps), seguita dalla Cassa Pensioni dei dipendenti degli Enti locali (Cpdel) con il 38%; le altre Casse rappresentano complessivamente il 3,4% del totale. Con riferimento all’importo complessivo annuo, risulta che il 61,1% è a carico della Ctps, che eroga importi medi mensili pari a 2.032,36 euro, il 31,8% a carico della Cpdel con importi medi mensili di 1.631,73 e il rimanente 7,1% è erogato dalle altre Casse, con importi pari a 1.471,39 euro mensili per la Cassa Pensioni insegnanti di asilo e di scuole elementari parificate (Cpi), a 1.622,03 per la Cassa Pensioni ufficiali giudiziari (Cpug) e infine a 4.634 euro mensili per la Cassa Pensioni sanitari (Cps).
Nel 2020, le pensioni liquidate sono aumentate rispetto all’anno precedente dell’8,4%, passando da 165.327 nel 2019 a 179.230 nel 2020; gli importi medi mensili, che nel 2019 erano pari a 2.069,69 euro, sono pari a 1.997,71 nel 2020, con un decremento percentuale del 3,5%.
Del totale delle pensioni vigenti ad inizio 2021, il 58% sono di anzianità o anticipate, con importo complessivo annuo pari a 49.479 milioni di euro; il 14,2% sono pensioni di vecchiaia con importo complessivo annuo di 12.740 milioni di euro; le pensioni di inabilità sono il 7% e il restante 20,8% è costituito, complessivamente, dalle pensioni erogate ai superstiti di attivo e di pensionato. Il 59,2% del totale dei trattamenti pensionistici è erogato alle donne, contro il 40,8% erogato a uomini.

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