Migrazione da Africa: Caritas Spagna, “non è questione di sicurezza ma di diritti umani”

“Nonostante l’allarmismo che suscitano nell’opinione pubblica eventi come quelli avvenuti la scorsa settimana a Ceuta e Melilla” la migrazione che arriva in Europa è solo “la parte sommersa dell’iceberg, la cui punta visibile è la violenza, i conflitti armati, la fame, le emergenze climatiche”: lo ricorda Eva Cruz, direttrice della cooperazione internazionale di Caritas Spagna, in una nota pubblicata in occasione della Giornata mondiale dell’Africa (25 maggio). Caritas Spagna spiega nel dettaglio le ragioni per cui tante persone rischiano la vita per attraversare il Mediterraneo, tra le quali i conflitti, i cambiamenti climatici, la povertà, l’insicurezza alimentare, la vulnerabilità di donne e giovani, che non riescono a trovare in Africa opportunità lavorative: “È necessario capire che la realtà della migrazione dal Sud non è una questione che tocca tanto la sicurezza quanto i diritti umani di persone molto vulnerabili – afferma -, se si tiene in considerazione che la causa di questi flussi migratori e dovuto alla combinazione di cause diverse, come la disuguaglianza economica strutturale e l’interferenza di alcune politiche internazionali in Stati con enormi debolezze in termini di governance ”. Caritas Spagna non considera perciò la crisi migratoria attuale (il riferimento è alle migliaia di persone che la scorsa settimana hanno cercato di arrivare a nuoto nell’enclave spagnola di Ceuta in Marocco) come “una crisi in termini di sicurezza, quanto piuttosto una grave crisi dei diritti, particolarmente violata quando ci sono conflitti armati” e “alimentata da frustrazione e mancanza di condizioni dignitose ”. Caritas Spagna fornisce poi nel dettaglio alcuni dati, ricordando che la maggioranza degli africani  si sposta all’interno del proprio continente. L’Africa è infatti il continente che accoglie più rifugiati al mondo (7,3 milioni, 25% della quota mondiale), oltre ad avere 19,2 milioni di sfollati alla fine del 2019. Secondo l’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim) e l’Unione Africana (Ua), dei 258 milioni di migranti nel mondo, 36 milioni (14%) sono nati in Africa. Il 53% della migrazione africana avviene all’interno del continente, il 26% si muove verso l’Europa, l’11% verso l’Asia, un altro 8% in Nord America e l’1% in Oceania.

 

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Chiesa