Legalità: Fondazione con il Sud, nasce il “Gruppo di lavoro permanente sui beni confiscati alle mafie”

La Fondazione con il Sud, da anni impegnata a sostenere la valorizzazione dei beni confiscati nelle regioni meridionali, ha deciso d’intesa con il Forum Terzo Settore di costituire il “Gruppo di lavoro permanente sul tema dei beni confiscati alle mafie” per seguire con continuità e con i necessari approfondimenti le questioni relative al sistema di valorizzazione e gestione dei beni.
Il Gruppo sarà coordinato dal project manager Luigi Lochi e seguirà in particolare il dibattito in corso e le iniziative che diversi soggetti, istituzionali e non, assumono in materia di revisione del sistema di valorizzazione e gestione dei beni confiscati alle mafie. Già con un documento del luglio 2016, la Fondazione con il Sud, insieme al Forum del Terzo Settore e ad alcune Fondazioni di origine bancaria, ha sollecitato una riforma degli attuali meccanismi di gestione e valorizzazione dei beni, inadeguati rispetto alla complessità del fenomeno e alle dimensioni, ormai enormi, delle confische.
“Riteniamo che la straordinaria intuizione e la grande mobilitazione promossa da Libera 25 anni fa, grazie a cui l’Italia si è dotata della più avanzata legislazione in materia, sia quanto mai attuale – si legge in una nota -. La confisca dei beni costituisce un duro colpo alle mafie e afferma il primato dello Stato: la loro utilizzazione a fini sociali li restituisce alla Comunità, contrastando, sui territori, il consenso alle organizzazioni criminali”.
Per questo motivo “crediamo necessario che le assegnazioni dei beni agli enti del Terzo settore siano accompagnate dalla disponibilità di adeguate risorse finanziarie che ne consentano la ristrutturazione e la gestione, e a tal fine sarebbe giusto e opportuno utilizzare le risorse economiche confiscate, attualmente destinate al Fondo unico di Giustizia”.
La Fondazione con il Sud, nell’ambito della valorizzazione dei beni comuni (beni culturali, ambientali, terre incolte), da dieci anni dà particolare importanza alla valorizzazione dei beni confiscati. Ad oggi, grazie ai progetti sostenuti, sono stati valorizzati con un’erogazione di 21 milioni di euro, 105 beni confiscati: 64 fabbricati (appartamenti, ville, palazzi, capannoni…), 37 terreni agricoli e 1 bene mobile registrato (natante). Le Regioni maggiormente interessate sono la Campania, la Sicilia, la Puglia, la Calabria. “Il costante lavoro di monitoraggio della Fondazione sull’andamento dei progetti di valorizzazione restituisce un quadro ampiamente positivo sul lavoro svolto dagli enti del Terzo settore che contribuisce in modo decisivo alla lotta per la legalità e la giustizia sociale”.

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