Volontariato: Misericordie toscane, la loro esperienza nella simulazione medica arriva al Meeting Sesam di Siviglia

L’esperienza delle Misericordie toscane nella simulazione medica arriva al Meeting Sesam (Society in Europe for Simulation) 2021, in corso a Siviglia. Le Misericordie sono state infatti le prime in Europa ad applicare questo strumento formativo non a professionisti sanitari, ma a volontari e per questo sono state invitate a presentare (in videocollegamento) il progetto SimMi (Simulazione Misericordie) al Sesam.
Da cinque anni le Misericordie della Toscana hanno avviato l’utilizzo della “tecnica di simulazione medica ad alta fedeltà”, affiancandola ai percorsi tradizionali di formazione dei volontari soccorritori che operano nell’ambito del 118; si tratta di ricreare scenari infrequenti, complessi e ad alto rischio, nei quali i soccorritori e sanitari possono ritrovarsi ad operare quotidianamente.
Ad oggi, in Toscana, sono attive tre Faculty (gruppi di lavoro che comprendono attori, debriefer, truccatori e tecnici) a disposizione di tutto il territorio regionale, quattro centri di simulazione (Empoli, Firenze, Sesto Fiorentino, Viareggio) e una sim-ambulance presso la Confraternita di Montemurlo. Finora sono state svolte oltre 250 simulazioni, con il coinvolgimento di circa mille soccorritori.
“Dopo 5 intensi anni di studio, preparazione, sperimentazione – dice Elena Rossi, coordinatrice del progetto SimMi, nonché debriefer esperta, della Confraternita di Galciana (Po) – abbiamo voluto presentare il nostro progetto ad un panorama internazionale, attraverso il convegno Sesam. Essendo stati i primi ad applicare queste tecniche non a professionisti sanitari, ma a soccorritori volontari, che svolgono servizio di emergenza in territorio extra ospedaliero, lo studio presentato è stato accolto con grande interesse, tanto da richiedere la presentazione orale del lavoro. Vediamo SimMi come il futuro della formazione, in qualsiasi ambito, soprattutto sviluppato in area sanitaria, ma applicabile anche alle altre discipline”.
La prima esperienza avviata è stata quella della Misericordia di Sesto Fiorentino (Fi), dove nel 2015 è nato il primo nucleo di simulazione ed è stata allestita la prima “simulation room”, per impulso di Fabio Mori, cardiologo e responsabile della formazione della Confraternita sestese.

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