Povertà educativa: Salerno, ripartita l’esperienza del progetto “A Scuola di Mare” per ragazzi con disagio sociale

“Vorrei riscoprirmi capace di credere in me stesso”. “Vorrei la libertà di cui sento la mancanza”. Sono alcuni dei pensieri dei ragazzi che hanno iniziato, da Salerno, l’esperienza dei 100 giorni di navigazione a vela nell’ambito del progetto “A Scuola per Mare”, selezionato e cofinanziato dall’impresa sociale “Con i Bambini”, nell’ambito del Fondo per il contrasto alla povertà educativa minorile.
“La condivisione della vita in barca permette ai ragazzi di sviluppare percorsi di consapevolezza, cambiamento e crescita particolarmente significativi. Un contesto, il mare, in cui sperimentare se stessi attraverso esperienze nuove e stimolanti – si legge in una nota -. Il viaggio, il mare, la navigazione, l’educazione ambientale e l’educazione alla legalità”. Tra le esperienze programmate, alla fine di aprile, l’incontro a bordo con due biologhe dell’Acquario di Genova per avviare “Back to life”, un progetto finalizzato alla sensibilizzazione sul problema dei rifiuti di plastica in mare.
“A Scuola per Mare” è un progetto nazionale che coinvolge direttamente cinque regioni (Sicilia, Lazio, Lombardia, Sardegna, Campania) e che ha come protagonisti adolescenti di età compresa tra i 14 e i 18 anni, di entrambi i sessi in situazione di disagio sociale, che incontrano difficoltà a completare il ciclo di studi o provenienti dal Circuito penale minorile. “Ognuno dei ragazzi a bordo – spiega la nota – ha svolto un periodo di formazione pre-navigazione e per ognuno è stato definito un piano educativo individualizzato concordato con loro, le famiglie e i servizi invianti, oltre che un programma didattico con le rispettive scuole, qualora presenti. Al termine dei cento giorni in mare i ragazzi saranno affiancati da un tutor nel ritorno alla quotidianità, alla ripresa del proprio iter formativo o nella scelta di un nuovo percorso formativo, scolastico/professionalizzante”.
La nota ricorda anche che “il lungo periodo di emergenza e la didattica a distanza hanno, come noto, aumentato il rischio dispersione scolastica nel nostro Paese. Dal 13,5% di giovani che lasciava la scuola prima del diploma nel pre pandemia, si stima oggi che un ragazzo su quattro si trovi in una condizione di potenziale rischio, uno su tre in alcune aree del Meridione”.
Capofila del progetto è l’Associazione di promozione sociale “I Tetragonauti” onlus che ha sede a Milano e propone opportunità educative di formazione e crescita a contatto con il mare. Partner educativi del progetto sono Arcobaleno Cooperativa Sociale Tuscolana di Solidarietà Frascati, Associazione Centro Koros Catania, Aps Un Ponte nel Vento Ischia, Aps Giovani per il sociale Porto Torres, Associazione Antonia Vita – Carrobiolo Monza.

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