4 novembre: Draghi, “oggi, come in passato, abbiamo bisogno del coraggio e dell’umanità di uomini e donne impegnati in Forze Armate”

“Cento anni fa il Governo italiano scelse di seppellire il Milite ignoto all’Altare della Patria: una decisione presa per onorare le decine di migliaia di giovani soldati morti durante la Prima Guerra mondiale”. Lo ha ricordato, oggi, il presidente del Consiglio, Mario Draghi, che ha partecipato alla deposizione di una corona, da parte del capo dello Stato, sulla tomba del Milite Ignoto in occasione del Giorno dell’Unità nazionale e Giornata delle Forze Armate, all’Altare della Patria.
“Fu una donna di umili origini a scegliere la salma tra quelle rese irriconoscibili dalla violenza cieca della guerra. La madre di un suddito austro-ungarico, arruolatosi sotto falso nome nell’esercito italiano. Un soldato che aveva perso la sua identità diventò così simbolo dell’intero Paese”, ha proseguito Draghi.
“Oggi, ci stringiamo attorno alle Forze Armate nel ricordo di tutti i caduti. Onoriamo lo spirito di servizio con cui i militari garantiscono la nostra sicurezza e le nostre libertà. Lo hanno fatto in Afghanistan e in molte altre parti del mondo, con professionalità, dedizione e capacità di dialogo. E in Italia, nella campagna vaccinale contro il Covid-19”, ha precisato il premier. Ringraziando “tutte le donne e gli uomini impegnati nel nostro Paese e all’estero”, ha concluso: “Vi siamo e vi sentiamo vicini. Oggi, come in passato, abbiamo bisogno del vostro coraggio e della vostra umanità”.

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