Cultura: Mattarella, “l’italiano è figlio della creatività”

(Foto: Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)

“Il genio di scrittori – in opere di affascinante valore e perdurante modernità – ha conferito dignità all’idioma italiano prima ancora che le istituzioni lo adottassero come lingua nazionale. L’italiano, in altri termini, è figlio della creatività. Ed è strumento espressivo di questa creatività apprezzata e ammirata a livello internazionale”. Lo ha affermato questa mattina il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo intervento alla XXI edizione della Settimana della lingua italiana nel mondo dal titolo “L’Italiano di domani. Stati generali della lingua e della creatività italiane nel mondo”.
Nel corso del tempo, ha osservato il Capo dello Stato, “l’italiano, è stato messo al servizio di uno sforzo creativo – anche questo straordinario – che ha generato opere ancor oggi attualissime, capaci di toccare le corde più intime dei lettori di ogni tempo e in tutto il mondo”. “Senza quella lingua così duttile ed espressiva – che per questo sostituì il latino – non sarebbe stato possibile a Dante condurci in un viaggio che, come ha voluto ricordare anche Papa Francesco, in questo 700° anniversario del Sommo Poeta, è testimonianza ‘della sete di infinito insita nel cuore dell’uomo’”, ha proseguito Mattarella, sottolineando che “l’italiano non sarebbe nato senza la creatività di quei ‘primi italiani’; la loro creatività non si sarebbe tradotta in opere così moderne e così attuali senza il nascente italiano di allora”.
Il presidente ha poi rilevato che “la lingua rappresenta la prima ambasciatrice del ‘saper essere’ e del ‘saper fare’ italiano e di un patrimonio vastissimo, universale per natura e vocazione, di cui rappresenta il risultato”. “Conoscere l’italiano – ha sottolineato – non significa soltanto dotarsi di uno strumento di comunicazione in più – e non è poco – ma significa anche avere accesso alle molteplici dimensioni di un così grande retaggio storico e alle nostre più moderne e avanzate capacità creative. Senza quella lingua, così duttile ed espressiva, tutto questo non sarebbe avvenuto”.

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