Nuova variante Omicron: Mastroianni (Simit), “fondamentale terza dose. Vaccini a mRna facilmente modificabili in base a nuove varianti”

Si è aperto ieri a Milano il XX Congresso della Simit-Società italiana di malattie infettive e tropicali. Appuntamento reso ancora più significativo dalla recrudescenza della pandemia di Covid-19 e dall’arrivo  della nuova variante B.1.1.529, denominata Omicron dall’Oms, con 32 mutazioni della proteina spike (la parte del virus che i vaccini usano per innescare il sistema immunitario contro il Covid).
“Questa situazione evidenzia ulteriormente l’importanza della campagna vaccinale – sottolinea Claudio Mastroianni, vicepresidente Simit –. Anticipare la terza dose alla scadenza del quinto mese dalla seconda è corretto per il calo della protezione immunitaria che si verifica a partire dal 4° mese; la dose di richiamo è poi essenziale per i soggetti fragili, anziani, i soggetti con comorbidità e immunocompromessi. Un’elevata circolazione del virus, infatti, può favorirne le mutazioni e quindi le varianti, proprio come avvenuto con la Omicron, emersa in Sudafrica, dove il tasso di vaccinazione è molto basso, appena del 25-30%”. In attesa di “meglio definire il livello di trasmissibilità, patogenicità ed escape immunitario di questa nuova variante, resta fondamentale effettuare la terza dose, che è la principale strategia che abbiamo per contrastare la diffusione di questa come di altre varianti che dovessero emergere”. Fortunatamente, conclude l’esperto, “i vaccini a mRna possono essere facilmente modificati in base alla circolazione di nuove varianti virali, quindi si potranno apportare agevolmente eventuali correttivi”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Italia