Papa Francesco: “trovare vie dignitose per uscire dalle situazioni irregolari”, no a “politiche restrittive”

“C’è un bisogno urgente di trovare vie dignitose per uscire dalle situazioni irregolari”. È l’appello contenuto nella parte finale del videomessaggio del Papa per il 70° anniversario dell’Oim. “La disperazione e la speranza prevalgono sempre sulle politiche restrittive”, la tesi di Francesco: “Quante più vie legali esisteranno, meno probabile sarà che i migranti si vedano trascinati nelle reti criminali dei trafficanti di persone o nello sfruttamento e negli abusi durante il contrabbando”. I migranti, secondo il Papa, “rendono visibili il vincolo che unisce tutta la famiglia umana, la ricchezza delle culture e la risorsa per gli scambi in materia di sviluppo e le reti commerciali costituita dalle comunità della diaspora”: per questo “il tema dell’integrazione è fondamentale”, ed implica “un processo bidirezionale, basato sulla mutua conoscenza, sull’apertura reciproca, sul rispetto delle leggi e della cultura dei paesi di accoglienza con un vero spirito di incontro e di arricchimento reciproco”. “La famiglia migrante è una componente essenziale delle comunità del nostro mondo globalizzato, ma in troppi paesi si negano ai lavoratori migranti i benefici e la stabilità della vita familiare a causa d’impedimenti legali”, il grido d’allarme di Francesco: “Il vuoto umano che si lascia dietro quando un padre o una madre emigra da solo è un duro promemoria dell’opprimente dilemma che presuppone il vedersi costretti a scegliere tra emigrare da soli per alimentare la propria famiglia o godere del diritto fondamentale a restare nel paese di origine con dignità”. “La comunità internazionale deve affrontare con urgenza le condizioni che danno luogo alla migrazione irregolare, facendo così della migrazione una scelta ben informata e non una necessità disperata”, l’ennesimo appello del Papa: “Affinché la maggior parte delle persone che possono vivere dignitosamente nel proprio paese di origine non si sentano costrette a emigrare in modo irregolare, occorrono urgentemente sforzi per creare migliori condizioni economiche e sociali affinché l’emigrazione non sia l’unica opzione per chi cerca pace, giustizia, sicurezza e pieno rispetto per la dignità umana”. “La migrazione non è solo una storia di migranti – conclude Francesco – ma di disuguaglianze, disperazione, degrado ambientale, cambiamento climatico, ma anche di sogni, di coraggio, di studi all’estero, di riunificazione familiare, di nuove opportunità, di sicurezza e protezione, e di lavoro duro ma dignitoso”.

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