Cammino sinodale: mons. Nolè (Cosenza), “ascolto, discernimento e partecipazione“. “No a soluzioni preconfezionate”

“Siamo una Chiesa in ascolto, missionaria e in comunione”. Lo ha detto ieri mons. Francesco Nolè, arcivescovo di Cosenza-Bisignano, aprendo in cattedrale la fase diocesana del cammino sinodale. Nella chiesa madre bruzia presenti i delegati delle parrocchie, nonché delle diverse confessioni religiose presenti in diocesi. La celebrazione è iniziata con il canto del Veni creator Spiritus e la recita della preghiera per il Sinodo. “Il Vangelo di oggi ci presenta un frammento del cammino sinodale di Gesù con i suoi discepoli: spesso egli si ferma a cercare, a chiarire”, ha detto mons. Nolè, riferendosi al brano evangelico della liturgia domenicale che presenta l’episodio di Giacomo e Giovanni, figli di Zebedeo, interrogare il Signore sul loro posto a fianco a lui. Il ‘fare’ di Cristo genera “dialogo e comunione”, che “ci fa interrogare: c’è fra di noi competizione a servire o a comandare?”. Mons. Nolè ha sottolineato che “chi vuol seguire Gesù deve servire”. “Comunione, partecipazione e missione sono le parole chiave, ma le parole operative sono ascolto, discernimento e partecipazione”, ha precisato l’arcivescovo che ha invocato “umiltà nell’ascolto e coraggio nel parlare, perché tutti hanno il diritto di parlare”. Per questo il presule bruzio ha detto “no a soluzioni preconfezionate”, invitando “a mettersi in ascolto dello Spirito e della Parola perché il cammino lo dobbiamo fare insieme”. Il Papa, secondo mons. Nolè, “ha pensato un Sinodo su come essere Sinodo, sull’essere Chiesa in questo tempo di post pandemia”, nella consapevolezza che “non possiamo mettere vino nuovo in otri vecchi, perché altrimenti l’otre scoppia e perdiamo tutto quello che abbiamo fatto”. Occorre, allora, “una Chiesa rinnovata per una società nuova”, capace di “mostrare il volto di Dio”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Territori