Cammino sinodale: mons. Giudice (Nocera Inferiore-Sarno), “togliamo tutto quello che è zavorra, il peccato, l’orgoglio, il delirio di onnipotenza”

Nella concattedrale di San Michele Arcangelo di Sarno, ieri pomeriggio, il vescovo di Nocera Inferiore-Sarno, mons. Giuseppe Giudice, ha aperto la fase diocesana del processo sinodale che caratterizzerà il cammino della Chiesa. “Vogliamo chiedere allo Spirito che metta dentro di noi lo spirito della leggerezza e della semplicità”, ha detto il presule nell’omelia.
Il vescovo ha aggiunto: “Cominciamo questo cammino non per aggiungere cose a cose, ma per togliere tutto ciò che pesa, che è zavorra. Dobbiamo uscire da questa celebrazione con la speranza, non appesantiti da un di più da fare, ma alleggeriti dal qualcosa in più che è dentro di noi: il peccato, l’orgoglio, il delirio di onnipotenza che ci fa dire ‘io so tutto’”.
Mons. Giudice ha auspicato che “il Signore ci dia una scossa che faccia comprendere cosa posso fare. Questo cammino prende il nome di conversione, cambiamento”. Riferendosi alla Parola di Dio ha esortato tutti, categoria per categoria, a “bere insieme il calice” per essere Chiesa missionaria che ascolta “non solo le pecore del recinto, ma chi è fuori dal recinto. Questa è sinodalità”.
Prima della benedizione è stato dato il mandato per il cammino sinodale, il vescovo ha poi indicato i due referenti diocesani per questo cammino: don Fabio Senatore e Giovanna Civale. L’augurio a tutti è stato quello di “essere Chiesa che fa lievitare fraternità e gioia”.

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