Cammino sinodale: Gubbio, Paolucci Bedini (vescovo), “riscoprire la fraternità e il servizio agli altri”

Con il rinnovo delle promesse battesimali e l’antica preghiera di invocazione dello Spirito santo “Adsumus, sancte Spiritus”, si è aperto ieri a Gubbio il percorso sinodale diocesano. “La vita del popolo di Dio, la vita della Chiesa – ha detto il vescovo Luciano Paolucci Bedini – è un continuo pellegrinaggio. Ci è chiesto di uscire, di lasciare, di intraprendere un cammino la cui meta è la pienezza dell’incontro, tutti insieme come popolo, con il Dio della nostra salvezza”. Mons. Paolucci Bedini ha richiamato l’immagine del pellegrinaggio della comunità dei fedeli, suggerendo metaforicamente anche “abiti comodi, robusti, capaci di affrontare ogni avversità di tempo e di strada”, e poi “un bastone per quando il cammino sarà più duro impervio” e anche “sulle spalle uno zaino capace di contenere ciò di cui non possiamo fare a meno. In particolare la Parola di Dio”. Un cammino da affrontare “riscoprendo la fraternità e il servizio agli altri. La sfida è quella – ha detto – di ascoltare lo Spirito Santo insieme, non da soli, non divisi, non distanti ma insieme. Solo quando lo Spirito Santo ci parlerà, tutti riuniti, allora davvero saremo la Chiesa di Gesù e il nostro cammino riprenderà”. La Chiesa eugubina è chiamata ora alla costituzione della segreteria diocesana per il cammino sinodale, alla creazione dei gruppi sinodali e ai laboratori di formazione nelle zone pastorali entro il mese di novembre. Nei primi mesi del 2022 si avvia il tempo dell’ascolto nelle parrocchie, nelle zone, nelle comunità religiose, gruppi, associazioni e movimenti. Tra marzo e aprile l’elaborazione delle sintesi dei contributi diocesani e la consegna dei materiali alla segreteria generale del Sinodo.

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