Migranti: card. Bagnasco, “la dimensione religiosa è parte integrante della persona”

“Riconoscere che la dimensione religiosa è parte integrante della persona è essenziale affinché la società sia non accondiscendente ma giusta verso ogni uomo”. Lo ha detto il card. Angelo Bagnasco, presidente del Consiglio delle Conferenze episcopali europee (Ccee), nel suo saluto al convegno “La religione del migrante: una sfida per la Società e per la Chiesa”, in corso al Dicastero per il Servizio dello sviluppo umano integrale e promosso dall’Università Cattolica, in collaborazione con la Cei, alla vigilia della 106a Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato. Secondo il cardinale,  quando si parla di religione la prima parola che viene alla mente è tolleranza. “Personalmente preferisco parlare di rispetto poiché a ben vedere nessuno vuol essere semplicemente tollerato bensì rispettato”, ha osservato il presidente del Ccee: “Inoltre la tolleranza potrebbe essere intesa come una forma di neutralismo valoriale, quindi in fondo di disinteresse. In questo orizzonte il laicismo, che si dichiara tollerante, in realtà sarebbe piuttosto indifferente e poco rispettoso, nega la vera laicità il cui principio è scritto nel Vangelo e che pur non sposando alcun credo riconosce l’essere umano nella sua verità religiosa ed etica”.

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