Intelligenza artificiale: Pollicino (Univ. Bocconi), “le grandi piattaforme non vanno demonizzate ma conosciute”

“Le grandi piattaforme non vanno demonizzate ma conosciute”. A dirlo è Oreste Pollicino, membro del Gruppo di esperti del Mise su intelligenza artificiale e professore ordinario di Diritto costituzionale presso l’Università Commerciale “L. Bocconi” di Milano, durante il convegno sulla intelligenza artificiale della Università Pontificia Salesiana. Il docente si è soffermato sulla esigenza di sviluppare l’aspetto normativo: “L’idea – prosegue – è quella di un multilivello virtuoso: partire da una strategia nazionale per guardare a una dimensione europea e globale con al centro la Costituzione italiana. In particolare l’articolo 2 sui diritti inviolabili e la dignità della persona che è l’humus europeo. I soggetti deboli si tutelano con il Regolamento generale per la protezione dei dati”. Pollicino ha ricordato come sia atteso a breve dalla Commissione europea il digital service act, una riforma delle norme delle piattaforme digitali. Dell’ambito pubblico ha parlato Giuseppe Buono, direttore centrale Tecnologie e innovazione dell’Agenzia delle Entrate. “La pubblica amministrazione – afferma – deve trovare un equilibrio fra gli interessi dei singoli individui e il bene comune. Un punto cardine è l’antropocentrismo. Servono competenze ampie che vanno aggiornate nel tempo, metodologie chiare, misure organizzative e di sicurezza. Bisogna disegnare un sistema di principi e regole. Il non fare non è una opzione, non dobbiamo avere paura perché genera incapacità. Ci deve essere piena consapevolezza e rispetto dei cittadini. In questo contesto – conclude – la pubblica amministrazione si può porre come fulcro”.

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