Germania: assemblea vescovi, Regolamento per riconoscimento sofferenza vittime di abusi. E nasce lo sportello “donne contro la violenza”

Sono 17 i punti che – nonostante le limitazioni imposte dal Covid – i vescovi hanno affrontato nell’assemblea plenaria della Conferenza episcopale tedesca (Dbk) che oggi ha concluso i suoi lavori a Fulda. Ma il presidente, il vescovo del Limburgo Georg Bätzing, e le domande dei giornalisti si sono concentrati su poche e cruciali questioni, prima fra tutte gli abusi sessuali e in particolare il Regolamento sulle procedure per il riconoscimento della sofferenza (Verfahren zur Anerkennung des Leids). I vescovi hanno approvato il tanto atteso “riferimento unitario per tutte le diocesi” affinché “tutte le vittime di abusi possano accedere a un compenso univoco e indipendente”, ha spiegato Bätzing. Un comitato indipendente e interdisciplinare di 14 esperti avrà il compito di verificare caso per caso e definire il riconoscimento economico spettante. Le domande potranno essere presentate a partire dal 1° gennaio 2021 e le somme avranno come riferimento massimo i 50mila euro (esclusi i costi per cure o terapie legati agli abusi), “parametro stabilito sulla base di quanto i tribunali statali definiscono come cifra di risarcimento in simili casi”, ha chiarito Bätzing rivolgendosi al giornalista che attendeva risarcimenti a sei cifre. Saranno le amministrazioni delle singole diocesi a decidere da dove attingere per queste compensazioni ma, che si tratti o meno della tassa ecclesiale, in ogni caso “saranno soldi dei fedeli”, ha riconosciuto mons. Bätzing.
Questo Regolamento sarà trasmesso anche agli ordini religiosi perché anche essi trovino una linea unitaria di comportamento; in ogni caso la Conferenza episcopale ha espresso a Fulda la volontà di accompagnare con una componente di “solidarietà”, quegli ordini religiosi che non hanno più la forza economica per sostenere questi costi. Bätzing ha inoltre reso noto che a novembre si costituirà il “comitato consultivo delle vittime di abusi”, 12 persone che avranno il compito di portare all’attenzione della Conferenza episcopale “questioni mirate” dalla prospettiva delle vittime. L’attenzione dei vescovi in questo ambito continuerà e si guarderà al tema degli “abusi spirituali” (con un seminario di due giorni a novembre a Leipzig) e alla violenza sulle donne nella Chiesa, con la definizione di uno sportello “donne contro la violenza” che inizierà a funzionare ad ottobre.

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