America Latina: associazioni e ong si uniscono all’appello per creazione del ministero della Pace. Un appello al Governo italiano. Il caso Paciolla

Varie Ong e realtà della società civile che operano in America Latina, tra cui il coordinamento nazionale Cipsi, l’osservatorio Selvas, la Corporación Millennia, hanno chiesto alla viceministra degli Esteri dell’Italia, Marina Sereni, in occasione della Giornata internazionale della pace dello scorso 21 settembre “l’istituzione del ‘ministero della Pace’, per gestire i conflitti sociali, promuovere la difesa civile, attuare politiche di disarmo, difendere i diritti umani, educare alla nonviolenza. In particolare, tale strumento potrebbe aiutare a “intervenire direttamente in Colombia, per la difesa dei difensori dei diritti umani in un contesto di violenza strutturale”, con 59 massacri registrati quest’anno, e per impedire l’impunità sul caso del cooperante italiano Mario Paciolla, ucciso a San Vicente del Caguán nel luglio scorso. Giovanni Ramonda, della Comunità Papa Giovanni XXIII, ha sottolineato: “Chiediamo, usando le parole di Papa Francesco, che si mettano a tacere grida di morte basta guerre. Si fermino la produzione e il commercio di armi, perché di pane e non di fucili abbiamo bisogno. Si diano fondi ai giovani, al servizio civile universale, proponiamo all’Italia un Ministero della pace”. L’iniziativa del ministero della Pace è promossa da Focsiv, Sermig – Arsenale della Pace, Servizio civile Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII, Focolare.org, Azione Cattolica italiana, Movimento nonviolento, Pax Christi, Cesc, Università degli studi di Padova Centro diritti umani, Cipsi.

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