Papa Francesco: “il primo posto va alle donne ammalate”, specialmente per “malattie che mettono a rischio fertilità e maternità”. “Quanto guarisce una carezza nel momento opportuno!”

(Foto Vatican Media/Sir)

“La ricerca richiede un forte impegno economico”, ma si può “trovare un equilibrio tra i diversi fattori”. Parola del Papa, che ricevendo in udienza, in Aula Paolo VI, i partecipanti al Congresso mondiale di ginecologia oncologica ha ribadito che nell’attività sanitaria “il primo posto va comunque riconosciuto alle persone, in questo caso le donne ammalate, ma anche – non dimentichiamo – il personale che opera quotidianamente a stretto contatto con loro, perché possa lavorare in condizioni adeguate”. “Vi incoraggio a diffondere nel mondo i preziosi risultati dei vostri studi e delle vostre ricerche, in favore delle donne di cui vi prendete cura”, l’invito di Francesco: “Esse, malgrado le loro difficoltà, tuttavia ci ricordano aspetti della vita che talvolta dimentichiamo, quali la precarietà della nostra esistenza, il bisogno l’uno dell’altro, l’insensatezza del vivere concentrati solo su di sé, la realtà della morte come parte della vita stessa”. La condizione di malattia, ha concluso infatti il Papa, “richiama quell’atteggiamento decisivo per l’essere umano che è l’affidarsi: affidarsi all’altro fratello e sorella, e all’Altro con la maiuscola che è il nostro Padre celeste. E richiama anche il valore della vicinanza, del farsi prossimo, come ci insegna Gesù nella parabola del Buon Samaritano”. “Quanto guarisce una carezza nel momento opportuno, voi lo sapete meglio di me!”, ha esclamato a braccio. E alla condizione delle donne il Papa si è riferito già all’inizio del su discorso, quando ha parlato dell'”importanza di creare legami di solidarietà tra gli ammalati con gravi patologie, coinvolgendo i parenti e gli operatori sanitari, in una relazione di mutuo aiuto”. “Questo diventa ancora più prezioso – ha sottolineato – quando ci si confronta con malattie che possono mettere seriamente a rischio, o pregiudicare, la fertilità e la maternità. In queste situazioni, che incidono a fondo sulla vita della donna, è indispensabile avere cura, con grande sensibilità  rispetto, della condizione – psicologica, relazionale, spirituale, di ciascuna paziente”.

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